Entro il 2013 arriveranno nel Mezzogiorno ingenti finanziamenti per attività di ricerca e sviluppo. Per evitare il disimpegno delle risorse a fine 2009 previsto dalle regole comunitarie, il ministero della Ricerca ha fatto proprie le priorità indicate dalle Regioni. Ma senza un filtro a livello nazionale che imponga criteri di selezione trasparenti e condivisi, gli aspetti politici finiscono per contare più di quelli tecnologici o produttivi. Un punto di partenza è l’analisi fattuale che ha esaminato le prospettive a medio termine di sette aree tecnologiche.