Tra poco più d’un anno
si tornerà a votare;
c’è chi teme l’affanno
dÂ’un flop fallimentare,
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e per cercar riparo
da unÂ’aspra delusione
pur col palato amaro
prende una decisione:
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“è d’uopo ch’io mi metta
i panni da alpinista
e deÂ’ Â Monti la vetta
io muova alla conquista,
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così che gli elettori,
in fede ed in coscienza,
daranno a me i favori
e la benevolenza”.
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Tre scalatori arditi,
che usan chiamarsi poli,
con toni un poÂ’ addolciti
sÂ’inchinano da soli
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e parlano alla Cima
sì fredda e inviolata:
“di te sempre ebbi stima,
io t’ho sempre ammirata”.
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Ma non sarà che molti
avran piene le palle
e dopo tanti Monti
voglian tornare a valle ?
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I nostri rocciatori
son pronti allÂ’evenienza
e celano nei cuori
un grido e una speranza:
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“il tempo della tecnica
al fin s’è consumato,
si renda alla politica
il trono ed il primato”.
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Che veda allora il cielo
i compiti finiti !
C’è già mancato un pelo
che fossimo falliti.
Â
Che sia tornata ancora
la voglia di votare !
Se il clima è quello d’ ora
in tanti andranno al mare.