Lavoce.info

Autore: Andrea Zorzi

Professore associato di Diritto commerciale presso l’Università di Firenze, LLM (NYU), avvocato in materia societaria e fallimentare.

Se il comune di Venezia fosse una Spa

I sindaci che arrivano dal mondo imprenditoriale affermano spesso di voler amministrare il loro comune come un’azienda. Intento che spesso evapora davanti a decisioni in conflitto di interesse con la loro attività. E Venezia ne è un caso emblematico.

Ristrutturazione delle imprese: chi pensa alle Pmi?*

L’epidemia di Covid-19 impone nuove sfide al sistema della gestione e risoluzione delle crisi d’impresa. In Italia gli strumenti di ristrutturazione sono vari, ma hanno dimostrato alcune criticità, non del tutto risolte dal nuovo Codice della crisi.

Banche venete: questa volta i penalizzati sono gli azionisti

Con il piano sulle banche venete, lo stato salva depositanti, obbligazionisti senior e dipendenti. Ma abbandona al loro destino gli azionisti danneggiati dalle condotte tenute in sede di collocamento e di esecuzione degli ordini di vendita.

Perché il bail-in è costituzionale

Si parla molto di incostituzionalità del bail-in, specie da parte di chi rappresenta gli interessi delle banche. Si tratta però di argomentazioni prive di fondamento, a meno che non si voglia sostenere che è incostituzionale che le banche falliscano. Esiste però un grave problema di transizione.

Se le srl fanno a meno della firma del notaio

Il disegno di legge sulla concorrenza riprova a introdurre la possibilità di costituire la srl base senza l’intervento del notaio, per favorire l’imprenditoria. Ma non è facile vincere le resistenze. Intanto l’Europa presenta una proposta per la costituzione on line delle società con un solo socio.

LA FUNZIONE DEL NOTAIO IN MATERIA SOCIETARIA

La lettera del notaio Licini è soprattutto una violenta invettiva diretta non al mio articolo, ma a chi vorrebbe abolire il notariato, tra i quali non mi iscrivo. Invito i lettori a vedere, oltre alla nota 1 dell’articolo, la mia Risposta ai commenti, in cui esprimo il convincimento della perdurante utilità del notariato nell’ambito della circolazione della proprietà immobiliare.  Non ho nulla da dire sulle frodi immobiliari americane, posto che – appunto – riguardano immobili, non società.
Ho anche già chiarito che ritengo essenziale identificare univocamente fondatori e amministratori delle società (ciò accade, peraltro, anche in legislazioni considerate “lassiste” come quella inglese). Ma non mi sembra necessario che questo ruolo sia svolto solo dal notaio.
Mi sembra invece che proprio i notai stessi, ormai, vedano la loro utilità in campo societario pressoché soltanto in funzione antiriciclaggio. La loro funzione tipica e tradizionale in ambito societario, ovvero quella della verifica della compatibilità tra le opzioni delle parti in ordine al contenuto dello statuto e il “tipo” (ovvero lo schema astratto) disegnato della legge (il controllo, cioè, che ha preso il posto della “omologazione” giudiziaria), invece, è decisamente passata in secondo piano. Faccio presente che in nessun commento, né in questo, né nei precedenti fatti su lavoce.info o in altri siti nei quali l’articolo è stato “postato”, si è sostenuta l’essenzialità di questa funzione.
Può darsi che l’antiriciclaggio sia la nuova frontiera del notariato. Ma continuo a non vedere l’utilità  di costringere senza eccezione gli operatori economici a rivolgersi a uno specifico professionista perché questi svolga la (sola?) funzione di identificazione dei contraenti e segnalazione di operazioni sospette. Se davvero lo Stato desidera delegare alcune funzioni di polizia ai notai, almeno si potrebbero selezionare le tipologie di operazioni da sottoporre al vaglio notarile. Inoltre, poiché queste funzioni sono svolte anche da molti altri soggetti (banche, intermediari finanziari, avvocati, commercialisti, ecc.), allora – se fosse questo il proprium della funzione notarile in materia societaria – allora tutti questi dovrebbero poter svolgere gli stessi compiti che oggi spettano ai notai in materia societaria.
Per una s.r.l. di persone fisiche italiane residenti in Italia continuo a credere che l’identificazione da parte del funzionario preposto al registro delle imprese sia sufficiente (e se poi hanno i documenti falsi, rubati, o di un morto, se ne occuperà la polizia).

QUEI NOTAI CHE LAVORANO GRATIS PER IL BENE DEL PAESE

Nel decreto liberalizzazioni la vera novità in materia di srl non era il capitale da un euro, quanto la possibilità di costituire la società per scrittura privata, senza intervento del notaio. Gli emendamenti introdotti in sede di conversione ristabiliscono il controllo notarile, prevedendo però che il notaio debba lavorare (quasi) gratis. Un singolare caso di imposizione di oneri in natura a carico di una intera categoria professionale. Che ne è felice, perché avrà modo di rifarsi su altri clienti obbligati a pagare per un servizio costoso e poco utile.

COME TENERE A BADA I CONFLITTI D’INTERESSE IN SOCIETÀ

La Consob ha emanato il nuovo Regolamento sulle operazioni con parti correlate, che introduce una disciplina radicalmente innovativa delle operazioni compiute dalla società con controparti legate da rapporti particolari, operazioni particolarmente adatte a estrarre dalla società “benefici privati”, ovverosia non condivisi con gli azionisti di minoranza. Una buona notizia per la borsa e per l’economia nazionale.

LA CONSOB E LE RELAZIONI PERICOLOSE

Operazioni con parti correlate, conflitti di interesse, strutture proprietarie chiuse e club ristretti di amministratori sono vizi endemici della borsa italiana. Chi ne soffre sono i piccoli azionisti e, con loro, l’economia nazionale, perché si alza il costo del capitale, che sconta gli abusi compiuti dai soci forti. E’ ancora in bozza un regolamento Consob che adatta e applica principi e procedure tratti dal diritto americano. E’ così in grado di rivoluzionare il trattamento delle operazioni che più si prestano a espropriare i soci di minoranza.

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