Milei punta a ridurre al minimo il ruolo dello stato nell’economia e nella società. Le sue proposte rischiano di peggiorare la già difficile situazione della popolazione più povera. La priorità alla lotta all’inflazione e l’ipotesi della dollarizzazione.
Autore: Antonella Mori
È ricercatore universitario di Politica Economica presso l’Università Bocconi, dove insegna i corsi di Macroeconomia e Scenari Economici. E’ Head del Programma America Latina dell’ISPI di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano l’economia dell’America Latina e i rapporti tra America Latina e Unione Europea. Nel 2011 ha ricevuto dal Ministero degli Affari Esteri il riconoscimento per aver favorito il rafforzamento delle relazioni Italia-America Latina. Ha conseguito la laurea in Discipline economiche e sociali presso l'Università Bocconi, il Master in Economics of Latin America presso il Queen Mary and Westfield College (University of London) e il Dottorato di ricerca in Scienze economiche presso l’Università Cattolica di Milano.
L’assalto a Brasilia è stata un’azione di destabilizzazione, che sembra rientrare in una strategia per creare instabilità politica e indebolire il programma di governo di Lula. Sono a rischio anche gli obiettivi ambientali e di riduzione della povertà.
Il Cile è l’economia più sviluppata e la democrazia più stabile dell’America Latina. Eppure, l’aumento del biglietto della metropolitana è bastato a scatenare la protesta. Perché dalla fine della dittatura di fatto non è cambiato il sistema di protezione sociale.
Al di là della legittimità o meno del secondo mandato di Nicolás Maduro, il Venezuela dovrebbe andare a nuove elezioni presidenziali. Perché il paese è al collasso economico e sociale e senza un cambiamento politico la crisi continuerà ad aggravarsi.