Per le imprese italiane la certificazione della parità di genere non è solo un passaggio obbligato per accedere ai fondi pubblici. Può rivelarsi utile per attrarre talenti e investimenti. E per questa via può favorire lo sviluppo di tutto il paese.
Autore: Barbara Quacquarelli
Professoressa Associata di Organizzazione Aziendale all’Università di Milano-Bicocca. Dal 2018 è professoressa di Management Pubblico presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Esperta di diversity management in relazione all’innovazione e alla sostenibilità nelle organizzazioni, insegna in corsi di formazione manageriale in diverse istituzioni ed è faculty member del Criet, centro di ricerca interuniversitario in Economia del Territorio e del MIP, School of Management del Politecnico di Milano. Autrice di libri e ricerche sulla gestione delle risorse umane, svolge attività di formazione per lo sviluppo delle competenze manageriali e attività di advisory in progetti di cambiamento organizzativo per le imprese. È stata membro e vicepresidente del Comitato di Sostenibilità di Eurizon Capital dal 2013 al 2018. È chairman del 40° EGOS Colloquium del European Group of Organisational Studies, una delle più importanti conferenze internazionali di studiosi e professionisti di organizzazione del lavoro, che si svolgerà a Milano nel 2024.