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Autore: Carlo Favero Pagina 1 di 4

facero Carlo Favero ha conseguito il D.Phil. in Economics presso la Oxford University dove è stato membro del Oxford Econometrics Research Centre. Attualmente è professore ordinario di Economics presso l’Università Bocconi. E’ membro del comitato di direzione del Giornale degli economisti e Associate Editor della European Economic Review. Inoltre è research fellow del Cepr, membro del comitato scientifico del Euro Area Business Cycle Network, del Centro Interuniversitario Italiano di Econometria (Cide) e della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Le sue aree di interesse scientifico sono la politica monetaria, il comportamento delle Banche Centrali, i modelli econometrici del meccanismo di trasmissione della politica monetaria.

Debito pubblico: un cambio di passo solo apparente

La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 non è frutto di un cambiamento di regime nella gestione della finanza pubblica, ma di fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno. Realizzare le riforme strutturali resta ancora cruciale.

La Russia nel “Mondo al Contrario”

Tra i molti rilievi mossi a Roberto Vannacci per le affermazioni contenute nel suo libro, c’è anche l’accusa di filo-putinismo, che l’interessato respinge. Eppure, l’analisi del testo rimanda un’immagine molto positiva della Russia guidata da Putin.

Uno strumento per confrontare i rendimenti di Btp classici e Btp Italia

In questa pagina, è possibile scaricare un foglio Excel realizzato da Carlo Favero che permette di simulare i rendimenti del Btp classico e del Btp Italia in modo da metterli a confronto.

Perché è importante l’educazione finanziaria

Gli investitori dovrebbero saper valutare correttamente rischio e rendimento di strategie di investimento alternative. Per questo l’educazione finanziaria è così importante. Il calcolo dei rendimenti di Btp classici e Btp Italia ne è un esempio.

I benefici di un’Agenzia europea del debito: il caso greco*

In un precedente articolo, abbiamo proposto un’architettura per la creazione di un’Agenzia europea del debito (Eda), simulando poi la sua efficacia nel caso in cui fosse stata istituita già nel 2002. In questo contributo analizziamo un caso specifico e i benefici generali dell’Eda.

L’opportunità di una Agenzia europea del debito*

Se un’Agenzia europea del debito fosse già stata presente nel 2002, si sarebbe probabilmente rivelata uno strumento utile per assorbire il debito europeo e creare un safe asset senza mutualizzazione del debito.

Debito dell’Eurozona: collaborare senza mutualizzare è possibile

Contro la pandemia un’alleanza tra economisti ed epidemiologi

La condivisione dei dati e la ricerca multidisciplinare tra economisti ed epidemiologici sarebbero di grande aiuto per affrontare le scelte imposte dal diffondersi del Covid-19. Serve una modellistica che includa aspetti epidemiologici ed economici.

Giovani e anziani: la separazione necessaria*

Il lockdown generalizzato impone ai giovani danni significativi per un rischio corso essenzialmente solo dagli anziani. Se una separazione completa per fasce di età è impossibile, si può comunque procedere per gradi.

Separare giovani e anziani per scongiurare il lockdown*

I dati sulla letalità del Covid-19 mostrano come i giovani non corrano grossi rischi. Dividerli dagli anziani per limitare i contatti non è facile ma è senz’altro preferibile a un nuovo lockdown che avrebbe conseguenze socio-economiche devastanti.

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