Come evitare che le donne abbandonino il lavoro dopo la maternità? I risultati migliori si possono ottenere con politiche integrate per l’occupazione femminile e per il sostegno alla famiglia. Lo dimostra un programma realizzato in Piemonte.
Autore: Chiara Pronzato Pagina 1 di 2
Dopo aver ottenuto un PhD in Economia presso l’Università di Essex (UK) nel 2008, diventa Post-Doc presso il centro Dondena (Università Bocconi). Nel 2011 diventa Ricercatrice di Economia Politica e nel 2016 Professoressa associata di Demografia, presso l’Università di Torino. Dal 2020 è direttrice dell’ Impact Evaluation Unit del Collegio Carlo Alberto e membro del Comitato Scientifico dell’IRES.
Attraverso progetti che si concentrano su attività educative e ludiche e sulla socializzazione con altre famiglie, i genitori acquisiscono una maggiore consapevolezza del loro ruolo. I risultati di un’esperienza di contrasto alla povertà educativa.
Ancora oggi, ben poche ragazze scelgono le materie scientifiche all’università. Un programma per le ultime classi delle superiori punta a promuovere l’interesse per l’informatica. E i risultati dicono che molti stereotipi si possono superare.
Le quote di genere, dove applicate, sono state efficaci nell’aumentare la partecipazione delle donne nei board delle società quotate, ma spesso l’impatto positivo si ferma ai board, senza generare effetti “a cascata”.
Ancora oggi, ben poche ragazze scelgono le materie scientifiche all’università. Un programma per le ultime classi delle superiori punta a promuovere l’interesse per l’informatica. E i risultati dicono che molti stereotipi si possono superare.
Con l’apertura a singhiozzo delle scuole, la pandemia causa importanti perdite negli apprendimenti dei bambini. Ma da mesi sono ferme pure le attività extrascolastiche, che influenzano il loro sviluppo socio-emotivo. E le ripercussioni sono significative.
Frequentare il nido favorisce lo sviluppo cognitivo e non cognitivo dei bambini. Ma se ne avvantaggiano soprattutto i maschi, perché le femmine, a due anni, sono più mature. Ecco perché bisogna aumentare non solo l’offerta, ma anche la sua qualità.
Il programma “Opportunitàzerosei” si rivolge a famiglie molto svantaggiate. Per alcune, lega i trasferimenti alla partecipazione a corsi di informazione. I risultati aiutano a capire quali sono gli strumenti più adatti a ridurre la povertà e la sua durata.
Il Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa prescolare sviluppata nel comune emiliano. Una ricerca vuole valutarne gli effetti. Sul “metodo Reggio” non raggiunge risultati definitivi, ma conferma che frequentare nidi e asili avvantaggia i bambini.
Negli ultimi anni, i comuni hanno subito drastici tagli e hanno meno risorse per i servizi alle famiglie. A cominciare dai nidi. Cruciali i criteri di accesso, con due i rischi: non garantire la sostenibilità del servizio e non ottemperare alla conciliazione famiglia-lavoro e al ruolo educativo del nido.