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Autore: Chiara Saraceno Pagina 2 di 7

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Già docente di sociologia della famiglia presso l'università di Torino e successivamente professoressa di ricerca presso il Wissenshaftszentrum Berlin fuer Sozialforschung, attualmente è emerita presso quest'ultimo e honorary fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino. Si occupa di famiglia, politiche sociali, povertà, diritti dell'infanzia e adolescenza. È co-coordinatrice dell'Alleanza per l'infanzia.

Culle vuote: i dati che ne spiegano le cause

La popolazione italiana continua a diminuire. Tra le ragioni del fenomeno, ci sono le difficoltà delle giovani donne sul mercato del lavoro e la mancanza di adeguati servizi per l’infanzia. Fa bene dunque il governo a pensare a una soluzione complessiva.

Un’alleanza per l’infanzia

Il tema dell’infanzia, del sostegno alla crescita socio-educativa dei minori e alla natalità è strategico per lo sviluppo del paese. Ignorate per molto tempo, le politiche per l’infanzia sono ora di attualità. Ma il disegno riformatore deve essere coerente.

Periferie: si fa presto a dire rinascita

La manovra di bilancio per il 2020 prevede risorse per la riqualificazione di edifici e aree degradate. Ma i semplici interventi urbanistico-edilizi non bastano. Vanno attuate politiche sociali che mirino a dare ascolto e risposte ai bisogni degli abitanti.

Politiche della famiglia: buone intenzioni ma tanta confusione

Il governo pensa a due interventi nelle politiche per le famiglie: assegno per i figli e detraibilità della spesa per pannolini e latte in polvere. Coperture dubbie a parte, sarebbe meglio studiare una legge delega per riordinare tutto il sistema.

Quello che serve davvero alle famiglie

La lista delle misure per sostenere davvero le famiglie è lunga e ampiamente nota. In Italia invece ci si è affidati a politiche marginali e frammentarie, che puntano sui trasferimenti monetari più che sui servizi. E non si vede segno di cambiamento.

Fondi per le periferie, un ripensamento a metà

Il governo cambia idea sui fondi per le periferie e la legge di bilancio li restituisce ai destinatari. Lo fa però con alcune correzioni che potrebbero rivelarsi problematiche. Soprattutto per gli enti che non possono permettersi di indebitarsi.

Periferie ancora al palo

La riqualificazione delle periferie degradate passa per la ricostruzione del tessuto sociale. La pre-condizione è che si smetta di considerarle come ricettacolo di disagio o come deposito di proteste da cavalcare elettoralmente, salvo poi dimenticarsene.

Così il reddito di cittadinanza può migliorare il Rei

Il reddito di cittadinanza proposto da M5s è insostenibile nel breve-medio periodo dal punto di vista finanziario e dubbio sotto quello dell’equità e dell’efficacia. Ma alcune sue caratteristiche potrebbero essere integrate nel Rei, per migliorarlo.

L’Istat ora vuole eliminare le classi sociali

Nel Rapporto annuale 2017 l’Istat sostiene che le classi sociali sono ormai scomparse dalla società italiana e le sostituisce con nove gruppi. Ma la nuova classificazione è un passo indietro perché debole sotto il profilo concettuale e metodologico.

Disabili gravi: dall’indennità ai servizi “su misura”

In Italia i bisogni delle persone non autosufficienti e dei loro famigliari sono affrontati attraverso una miriade di indennità. Pochi invece i servizi. Mentre la strada da percorrere è quella della integrazione tra aiuti monetari e servizi personalizzati.

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