Durante la prima fase della pandemia, il piano di aiuti alimentari a chi era stato particolarmente colpito dalla chiusura delle attività ha migliorato anche il rispetto del lockdown. Per far rispettare le regole non sempre serve l’uso di misure repressive
Autore: Claudio Deiana
Ricercatore (RTD-A) di Economia Politica presso l’Università di Cagliari. Ha conseguito il PhD in Economics presso la University of Essex (UK). Ha lavorato presso il DG Joint Research Centre della Commissione Europea. I suoi principali temi di ricerca riguardano la microeconomia applicata con particolare interesse per i temi di criminalità, sanità, conflitto e immigrazione.
L’Italia è ai primi posti in Europa per consumo di cannabis, cocaina ed eroina. Il fenomeno è molto diffuso anche tra i giovani, con conseguenze gravi. Forse è arrivato il momento di rivedere il Dpr 309/1990, depenalizzando alcune condotte.
Quattro giorni di sospensione di Astrazeneca nella fase di avvio della campagna di immunizzazione hanno causato un rallentamento persistente della vaccinazione. Perché è cambiata la percezione del rischio, specie dove il contagio era meno diffuso.
La copertura mediatica dei femminicidi può indurre le vittime di violenza domestica a cercare aiuto. Uno studio documenta un forte aumento di chiamate al 1522 nella settimana successiva alla notizia nella provincia in cui si è verificato il crimine.
La produzione di energia eolica è stata ampiamente sussidiata, attirando l’interesse delle organizzazioni criminali. Lo dimostra il numero di turbine installate nei comuni ad alta criminalità organizzata. Cosa cambia con incentivi più competitivi.
A marzo il governo ha lanciato una campagna per promuovere il numero antiviolenza e stalking 1522. Le richieste di aiuto sono rapidamente aumentate. Non nelle aree dove gli stereotipi sono più diffusi e la violenza di genere più accettata.