Un assegno da 2.500 euro l’anno per ogni bambino, fino ai diciott’anni. La proposta di Prodi anticipa la necessaria riforma degli istituti di sostegno dei redditi familiari. La misura riunifica assegni familiari e deduzioni, ha carattere strutturale, è universale e selettiva allo stesso tempo. Nell’immediato, l’onere per lo Stato è contenuto, mentre gli effetti distributivi sono virtuosi: l’incidenza percentuale del beneficio è più elevata per i decili inferiori della distribuzione e decresce all’aumentare del reddito. Più problematica la copertura a regime.
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