La fragilità del territorio italiano rende cruciale l’adattamento ai cambiamenti climatici. Già le risorse, per lo più fondi europei, non sono sufficienti. Ma il vero problema è la frammentazione degli interventi. Perché per il Titolo V Stato e Regioni hanno poteri legislativi concorrenti sul tema.
Autore: Elisa Anna Di Palma
Architetto, con dottorato di ricerca in Cultura Tecnologica e Progettazione Ambientale. Esperta senior nel campo della tutela dell'ambiente e del governo del territorio. Ha valutato programmi e piani urbanistici a diverse scale territoriali, Programmi Operativi UE (e.g. PON R&C 2007-2013; POFEAMP e POR FESR Lazio 2014-2020), ha condotto studi ambientali e nel campo dello sviluppo sostenibile (Mainstreaming Climate Change into ESI Funds 2014-2020; technical support for Beijing Air Pollution Control; Green economy and green jobs in Italy). È stata consulente VAS della DG Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente e professore a contratto presso l’Università Federico II.