Sulle Rsa mancano regole nazionali. Così ogni regione dà una propria interpretazione dei servizi che devono garantire e della compartecipazione ai costi richiesta alle famiglie. La legge delega di riforma è un’occasione per definire criteri più uniformi.
Autore: Elisabetta Notarnicola
Associate Professor of Practice, in Government, Health and Not for Profit presso la SDA Bocconi School of management. Coordina l’area Social Policy and Social Innovation del CERGAS SDA e l’Osservatorio Long Term Care. Presso CERGAS e SDA Bocconi ha partecipato a progetti di ricerca concernenti i temi della programmazione locale delle politiche sociali, del coordinamento e integrazione tra settore socio-sanitario e sanitario, dei servizi per la non autosufficienza e della innovazione nei servizi sociali, con attenzione alle tematiche di progettazione dei servizi e di applicazione delle teorie di sharing economy ed economia collaborativa. La sua attività di ricerca include anche l’area di bilancio pubblico. È curatrice della Prima e Seconda Edizione del Rapporto Annuale Osservatorio Long Term Care. Nel 2019 è stata autrice del White Paper OCAP 2/2019 “Il cambiamento del welfare locale: il riposizionamento dei servizi” Contribuisce stabilmente al Rapporto OASI, Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano.
Le persone più giovani appaiono pronte a preoccuparsi in anticipo dei rischi legati alla non autosufficienza. Istituzioni e organizzazioni devono iniziare a promuovere servizi nuovi che siano più vicini alle necessità delle famiglie di oggi e di domani.
La diffusione del Covid-19 nelle Rsa è sotto i riflettori in Italia e in tutto il mondo. Sono però profonde le differenze di misurazione e tante le carenze nei dati. Attenzione perciò ai confronti e alle conclusioni affrettate.
L’Italia spende meno degli altri paesi per il welfare, in più creando rilevanti problemi di equità intergenerazionale. Mentre i dati di spesa e servizi per la non autosufficienza e la disabilità mostrano un’apparente incongruenza. Perché si privilegiano i benefit monetari rispetto ai servizi.