Lavoce.info

Autore: Enrico Di Pasquale Pagina 4 di 8

puglisi Ricercatore della Fondazione Leone Moressa. Esperto di immigrazione e di euro-progettazione. Ha collaborato in diversi progetti sui seguenti temi: integrazione socio-economica, associazionismo, formazione e comunicazione. Dal 2013 collabora alla realizzazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione. Collabora con "Lavoce.info", "Il Mulino", "Neodemos.it".

Ma perché l’Italia non vuole i migranti economici?

L’Italia è il paese europeo che rilascia meno permessi per motivi di lavoro. Al contrario, sarebbe necessaria una programmazione a lungo termine, con flussi legati alle esigenze del mercato e con un efficace sistema di selezione degli arrivi.

Chi accoglie e chi no 70 milioni di profughi

Nel 2018 in tutto il mondo ci sono stati 70,8 milioni di profughi. L’Onu insiste sulla necessità di una gestione comune del fenomeno. Ma in tempo di sovranismo, queste persone rischiano di restare a lungo in una situazione di limbo giuridico e sociale.

Risposte sbagliate: il welfare separato per immigrati

Gli immigrati hanno salari e redditi più bassi degli italiani. Per questo rappresentano una componente rilevante tra coloro che ricevono sussidi contro la povertà. La soluzione migliore è costruire efficaci politiche del lavoro e per l’integrazione.

Risposte sbagliate: il welfare separato per immigrati

Gli immigrati hanno salari e redditi più bassi degli italiani. Per questo rappresentano una componente rilevante tra coloro che ricevono sussidi contro la povertà. La soluzione migliore è costruire efficaci politiche del lavoro e per l’integrazione.

L’ambiguo gioco tra Ue e stati membri sulla sorte dei migranti

Il mancato sostegno all’Italia sull’immigrazione è uno degli elementi chiave per capire la disaffezione degli italiani verso l’Europa. Vanno però distinte le responsabilità delle istituzioni comunitarie da quelle, più gravi, degli stati membri.

Errori e orrori della teoria della “grande sostituzione”

Secondo la teoria della grande sostituzione, il destino di europei e nordamericani è segnato. Ma se è possibile uno scontro di civiltà, lo è altrettanto l’incontro. Perché non c’è un futuro predeterminato. E i percorsi di integrazione si possono costruire.

Oltre il muro, così cambia l’America

Negli Sati Uniti si continua a discutere dell’eventuale completamento del muro al confine con il Messico. Intanto, però, il processo di trasformazione sociale ed etnica del paese è già ben delineato. E le elezioni presidenziali del 2020 lo testimonieranno.

Quali sono gli stranieri sgraditi agli inglesi e quali no

Lo storico “multiculturalismo” britannico garantisce e protegge l’identità culturale degli immigrati e delle loro comunità, il cui peso politico non è di poco conto. Questo aiuta a spiegare l’importanza dei flussi migratori nel dibattito sulla Brexit.

Giappone in cerca di immigrati, ma quali?

Invecchiamento della popolazione, crescita del turismo internazionale e persino i preparativi delle Olimpiadi di Tokyo 2020 spingono il Giappone ad aprire le frontiere a lavoratori stranieri. Per la manodopera, le condizioni di ingresso sono rigide.

Flussi migratori: quello che manca è la programmazione

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