Non c’è bisogno di un’ulteriore revisione del Trattato: è sufficiente sfruttare gli spazi di manovra offerti dalle regole esistenti. La Costituzione europea fissa i principi: non consente che i disavanzi aumentino o restino inalterati, ma lascia ampi margini di discrezionalità ai governi e al Consiglio. Alla Commissione spetta il compito di verificare il rispetto dei principi, alla luce degli standard applicativi. E perché la disciplina europea risulti effettiva, sono cruciali l’accuratezza e la omogeneità dei dati sui risultati conseguiti dai governi.
Autore: Giacinto della Cananea
Professore ordinario di diritto amministrativo all’Università Bocconi. È Principal investigator nella ricerca ERC sul nucleo comune dei diritti amministrativi in Europa.