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Autore: Giovanni Sulis

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Ha conseguito un PhD in Economics presso la University of Essex. Attualmente Professore associato di economia politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, Università di Cagliari e ricercatore Crenos. È attualmente research fellow del network IZA - Institute of Labor Economics (IZA). Si occupa di economia del lavoro, in particolare degli effetti del sindacato e della protezione dell’impiego sulla performance delle imprese.

Licenziamenti, contratti temporanei e domanda di lavoro dopo la riforma Fornero*

Quali sono stati gli effetti della riforma Fornero su assunzioni e licenziamenti? La modifica dell’articolo 18 non sembra aver compensato l’aumento dei costi dei contratti a termine. Di fatto, si sono ridotti i margini di flessibilità delle imprese.

Troppo precari per essere formati in azienda

Una maggiore protezione dell’impiego dovrebbe favorire relazioni di lungo periodo e quindi l’investimento in formazione. Ma potrebbe anche indurre le imprese a utilizzare di più i contratti a termine, riducendo l’interesse a formare la forza lavoro.

Investimenti e produttività: quanto conta il sindacato

Quanto incide il sindacato su investimenti e produttività del lavoro? Quando è forte, modifica gli incentivi delle imprese all’investimento e sembrerebbe ridurre l’accumulazione di capitale fisico. Ma ci sono differenze importanti a seconda del sistema di relazioni industriali.

Le lacune del preside-manager

Con l’autonomia, i dirigenti scolastici hanno acquisito un ruolo cruciale in tutti gli aspetti di gestione della scuola. Ma non sembrano avere capacità manageriali adeguate rispetto ai colleghi di altri paesi. Il contesto istituzionale, le buone pratiche e gli effetti sui risultati degli studenti.

SE IL LAVORO È PROTETTO, LA CRESCITA RALLENTA

Gli effetti dei regimi di protezione dell’occupazione sul mercato del lavoro in termini di efficienza per imprese e lavoratori sono oggetto di studio e di dibattito approfondito. Meno attenzione è dedicata agli effetti sulla crescita di lungo periodo. Modificando gli incentivi delle imprese all’adozione di tecnologie più innovative nei settori con forza lavoro più qualificata, elevati costi di assunzione e licenziamento rallentano l’espansione di questi settori e la crescita della produttività, favorendo una specializzazione basata su settori maturi e tradizionalmente meno innovativi.

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