Gli italiani mostrano una maggiore attitudine a riprendere le consuetudini pre-pandemia rispetto a qualche settimane fa. Aumenta però anche lo scetticismo sul grado di preparazione del paese nell’affrontare il virus. I risultati di un nuovo sondaggio.
Autore: Guglielmo Briscese
È attualmente post-dottorato alla University of Chicago. Dopo aver conseguito un PhD in economia presso la University of Sydney (Australia), ha lavorato presso il UK Behavioural Insights Team e come Senior Economist per il governo Australiano. È stato anche consulente per le Nazioni Unite e Adjunct Research Fellow presso la Monash University di Melbourne. La sua principale area di ricerca è l’economia del lavoro, comportamentale e sperimentale.
Non basta riaprire le attività commerciali perché tutto torni come prima, contano molto anche i comportamenti dei consumatori. Nella “fase 2” sono pronti a riprendere le consuetudini pre-pandemia? I risultati di una indagine mostrano una diffusa prudenza.
La maggior parte degli italiani ha finora rispettato le misure di autoisolamento. Ma uno studio suggerisce che sono cruciali le aspettative sulla loro durata. Un risultato da considerare anche in vista di una possibile nuova ondata di infezioni.
La maggior parte degli italiani si aspetta una proroga oltre il 3 aprile delle misure di isolamento sociale. È anche pronta a mantenere o aumentare gli sforzi. Ma se la data supera le previsioni di ciascuno cala la volontà di rispettare le restrizioni.