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Autore: Guido de Blasio Pagina 1 di 3

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È un economista della Banca d’Italia, attualmente Senior Advisor del Direttore Esecutivo per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale. In precedenza si e’ occupato per lo piu’ di transizione green, sviluppo economico, political economy e valutazione delle politiche pubbliche.
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Efficienza energetica delle case: un investimento per pubblico e privato

Per raggiungere gli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici fissati dalla recente direttiva europea saranno necessari ingenti investimenti pubblici e privati. Indicazioni concrete arrivano da uno studio della Banca d’Italia.

Cambia il clima, cambia l’economia*

I cambiamenti climatici avranno ripercussioni significative sull’attività economica, nei più disparati settori. Un progetto di ricerca vuole misurarne gli effetti e dare un contributo all’individuazione di politiche di mitigazione e adattamento.

Le migliori politiche pubbliche? Basate sull’evidenza*

L’analisi empirica rigorosa migliora le politiche pubbliche e dunque rende il paese più ricco e più giusto. Un libro recente lo riafferma con esempi concreti. Ma su questo fronte l’Italia è in clamoroso ritardo. È arrivato il momento di recuperarlo.

Produttività del Sud: cresce con le infrastrutture*

I fondi europei hanno avuto pochi effetti sulla produttività nel Mezzogiorno. Risultati più positivi si hanno però per la spesa in infrastrutture e per quella rivolta ai territori con più elevati livelli di qualità istituzionale e urbanizzazione.

Così i fondi europei frenano il voto anti-sistema*

Politiche fiscali espansive possono ridurre il favore che le forze populiste raccolgono nel mondo occidentale? Sì secondo i risultati di una ricerca che ha studiato l’effetto dei fondi europei di coesione territoriale sulle elezioni italiane del 2013.

Come deve ripartire il Mezzogiorno*

Grazie a metodologie statistiche rigorose, oggi è possibile verificare in che misura i trasferimenti al Sud abbiamo contribuito a sollevarne le sorti. Il quadro delineato da un pamphlet è sconsolante. Ecco quello di cui c’è bisogno per invertire la rotta.

Mi istruisco. E poi emigro*

Investire per migliorare l’istruzione in Italia è senz’altro una priorità. Ma gli individui più istruiti sono anche quelli che con più facilità migrano dalle aree meno sviluppate, riducendo i benefici dell’investimento in capitale umano in quei territori.

I beneficiari delle politiche? Meglio se li decide l’algoritmo*

Gli algoritmi, ormai sempre più presenti nella nostra vita, potrebbero aiutarci a indirizzare meglio i trasferimenti pubblici, come dimostrano due esempi. Ma occorre valutare gli effetti di una loro applicazione e fare molta attenzione alla trasparenza.

Campanilismo all’italiana: il caso dell’Abruzzo e del Molise*

Le separazioni tra territori che fanno parte di un’unica giurisdizione possono derivare da motivazioni fiscali, ma anche da ragioni identitarie. Per esempio, nel 1963 Abruzzo e Molise sono diventate due regioni distinte. Con vantaggi per entrambe.

Quando la mobilità del lavoro fa la differenza*

In Italia le differenze tra aree nel tasso di occupazione sono particolarmente persistenti. Una soluzione è favorire una maggiore mobilità della popolazione, che però dipende anche dai prezzi delle case. Cosa accade con più flessibilità nei salari.

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