Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 116 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

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IL CONTO DEI DISOCCUPATI SECONDO SACCONI

"Sommare, come fanno solo la Cgil e il Servizio studi della Banca d’italia, i disoccupati veri e propri con i cassintegrati (che sono e restano legati alle rispettive aziende da un rapporto di lavoro solo temporaneamente sospeso) e addirittura con i cosiddetti ‘scoraggiati’ è un’operazione scientificamente scorretta e senza confronto con gli altri paesi dove ci si attiene all’autorità statistica". – Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali – dichiarazioni seguite alla diffusione del Bollettino Economico della Bancad’Italia, 15 gennaio.

Falso. E’ falso asserire che è un’operazione scientificamente scorretta: infatti c’è una vastissima letteratura scientifica sui confini labili tra disoccupazione, sottoccupazione e inattività.  Questa letteratura produce stime della disoccupazione (o dell’assenza di lavoro) in senso lato che includono, tra gli altri, anche i lavoratori che involontariamente operano per poche ore (short-time workers o involuntary part-timers). Queste stime sono, ad esempio, fornite dall’Ocse come “Supplementary Measure of Labour Slack”.

E’ anche falso anche sostenere che fornire queste stime significa non attenersi all’autorità statistica. Basta consultare il sito del Bureau of Labour Statistics, l’Ufficio di Statistiche sul Lavoro degli Stati Uniti per trovare tabelle che contengono i lavoratori costretti a lavorare meno ore, come i nostri cassintegrati.  Si veda ad esempio le tabelle tratte dal sito del BLS.

MONUMENTO AL DIRITTO ITALIANO

L’Italia è un paese disseminato di monumenti commemorativi. Re, generali, condottieri, eventi, degni di essere ricordati, non sempre per ragioni nobili. Sono più rari i monumenti che commemorano un sistema di pensiero. Ora ne abbiamo uno, straordinario. E’ un monumento fatto di carta. E’ divenuto visibile la mattina dell’8 gennaio 2010, una data che sarà in sé da ricordare, nelle pagine interne del Corriere della Sera. Le pagine 18,19 e 20, per la precisione. Occorre darsi la pena di andare a guardarlo, è talmente grandioso da non potere essere adeguatamente descritto con parole, men che meno con poche righe. Ci provo comunque, ma solo per sollecitare il desiderio di una visione diretta: si tratta di un elenco, stilato da un tale Commissario, delegato per una tale Emergenza, in certe tali Province. Un elenco di migliaia e migliaia di nomi. Illeggibili, perché stampati con un carattere di una piccolezza tale da essere stato creato per l’occasione, immagino con il concorso di molte tipografiche sapienze e intelligenze. Una distesa di moscerini d’inchiostro, uno sciame di cavallette, una battigia di sabbia grigia, che invade tre intere paginate del glorioso quotidiano. Ne ha disposto la pubblicazione sul Corriere un tale comma, di un tale articolo, di una tale norma di legge. Lo scopo dell’operazione è incomprensibile con gli strumenti della ragione umana. Nessun essere umano pensante, in alcuna parte del mondo conosciuto, potrebbe concepire una tale insensatezza per un qualsivoglia scopo pratico. Quindi lo scopo non può che essere estetico. E’ un’opera d’arte. Un monumento. In memoria del diritto italiano.

Massimo Presbite

 

UN PREMIO PER GIANNI

In quest’anno di crisi, con l’economia che fa meno 5 e il debito pubblico tornato al 117 per cento del pil, il maggiore quotidiano economico italiano ha voluto istituire, per la prima volta nella sua storia, un premio all’uomo dell’anno nell’economia italiana. E come si apprende dal titolo di testa del 31 dicembre 2009, "le grandi firme del Sole 24 Ore" lo hanno attribuito a Giulio Tremonti, ministro dell’Economia. Secondo posto a Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat. Il terzo posto a Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria.
Anche lavoce.info non poteva mancare all’appuntamento con i grandi premi di fine anno. Abbiamo così istituito il Premio Indipendenza 2009. E siamo lieti di annunciare che lo abbiamo assegnato a Gianni Riotta, direttore del Sole 24 Ore per il coraggio mostrato nel premiare nell’ordine: 1) il più grande azionista dei più grandi soci di Confindustria, colui che decide quanti soldi dare alle imprese che versano le quote associative a Confindustria, nonché suo grande sponsor per la guida del quotidiano di Confindustria; 2) l’amministratore delegato del più grande gruppo privato socio di Confindustria, proprietaria del Sole 24 Ore; 3) la presidente di Confindustria, proprietaria del Sole 24 Ore.
Nell’assegnare a Riotta il prestigioso riconoscimento vorremmo porgli due domande, una facile e una più difficile, nella tradizione delle sue interviste ruvide ed affilate. Prima domanda: come ha accolto Emma il riconoscimento di "uomo dell’anno"? In tempi di sconfinamenti di genere, la risposta non è ovvia. Seconda domanda, quella difficile: chi sono le grandi firme del Sole24Ore? Ne abbiamo interpellate alcune a caso, tra gli economisti maggiormente citati nelle publicazioni scientifiche e riconosciuti a livello internazionale, che collaborano al giornale. Nessuno aveva mai sentito parlare del concorso e del premio. Meglio così. In simili atti di coraggio solo ed unicamente il comandante deve esporsi. Che tempra quel Gianni!
 
Le grandi firme 2009 de lavoce.info

LE CLASSIFICHE DEL TURISMO DELLA SIGNORA BRAMBILLA

“Il lavoro che è stato fatto e la grande immagine che il nostro paese ha in tutto il mondo e che mantiene e conserva, fanno sì che l’Italia continui ad essere la prima destinazione ricercata dai turisti di tutto il mondo. Un viaggio in Italia è il sogno di ogni persona.” – Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo – intervistata al Tg4, edizione serale, 18/12/2009

Falso. Secondo l’Organizzazione mondiale del Turismo, l’Italia è già da alcuni anni in quinta posizione nella classifica dei paesi con più turisti internazionali e risulta essere al quarto posto per ricavi dal turismo internazionale. Davanti al nostro paese ci sono nell’ordine, Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina. Inoltre, secondo il recente rapporto del World Economic Forum, l’Italia si trova al ventottesimo posto per competitività dell’industria turistica, addirittura ultimi nell’Europa a 15.

Versione video.

LE TESTIMONIANZE DEGLI STUDENTI STRANIERI

Juanita Devis

Sono Juanita Devis una studente di architettura preso il politecnico di Milano, le scrivo perché ho letto il suo articolo su repubblica e volevo ringraziarlo perché il suo articolo mi ha dato molto conforto, poiché mi ma sentire che non sono da sola e che qualcuno considera che noi studenti stranieri posiamo essere uno strumento utile nella vostra economia e non un qualcosa di non voluto. Perché nel vostro paese c’è tanto da fare per migliorare le cose e se voluti potremmo fare tante cose.
E il suo articolo un primo briciolo di un cambiamento positivo.
Cordiali Saluti

Renè

Io sono uno di quei studenti che ogni anno per il permesso di soggiorno fa file interminabili per vari uffici burocratici di Bologna: anagrafe, prefettura, questura etc. Non ho mai capito perché noi studenti stranieri per la questura siamo uguali agli immigrati di ogni tipo, anzi peggio perché il nostro permesso ha durata di 1 anno, però il tempo che ci mettono per rinnovarlo è di 10-11 mesi. Alla fine ci troviamo con un permesso valido solo 1 mese all’anno. Le segreterie universitarie (almeno quella di Farmacia con cui ho l’esperienza diretta) bloccano il rilascio del tesserino degli esami se non porti un permesso valido, quindi per 10-11 mesi all’anno non puoi registrare esami, e non tutti i prof ti aspettano 10 mesi per registrarti l’esame. Non fossi innamorata di un italiano io me ne sarei andata dall’Italia; qui è impossibile vivere serenamente gli studi.

Gabriele

Pienamente d’accordo con questo articolo, purtroppo penso però che l’attuale governo invece di semplificare la vita degli studenti stranieri continuerà a complicarla. Ho la ragazza straniera che ha deciso di iscriversi all’università in Italia. Ho dovuto quindi aiutarla con tutte le pratiche burocratiche, ai limiti dell’assurdità umana, prevista dalla legislazione italiana. Solo per fare un esempio, potrei scrivere un libro di questi 4 anni di pratiche in questura e per uffici pubblici: il permesso di soggiorno deve essere rinnovato di anno in anno a inizio settembre (si ha una paura tremenda che uno straniero possa iscriversi all’università italiana e poi fare altro, come se fosse facile iscriversi…) e la domanda di rinnovo deve essere presentata almeno un mese prima della scadenza, ma in essa si deve dare prova di iscrizione al nuovo anno accademico! Come fa uno a essere iscritto al nuovo anno già a luglio?Inesorabilmente al primo appuntamento fissato in questura viene dichiarata l’incompletezza della domanda e dato nuovo appuntamento, spesso ad anno nuovo. Nel frattempo scade l’iscrizione al SSN, che segue l’anno solare (sic!). Domanda ancora incompleta!

ANCHE GLI INGEGNERI SBAGLIANO

 
"…Quantomeno siamo in una gravissima crisi dove il Pil americano è sceso del 13%, dove il Pil inglese è sceso del 12% noi stiamo resistendo…" – Roberto Castelli, viceministro delle Infrastrutture e trasporti – Rai2, Annozero 15 ottobre 2009.

FALSO  

Al di là del fatto che paragonare i dati di Stati Uniti e Regno Uniti con quelli del nostro paese ha poco senso, i dati riportati dal vice-ministro sull’entità della perdita di Pil di Usa e Regno Unito non sono corretti. Rispetto all’ultimo trimestre precedente all’inizio della crisi (quarto trimestre 2007 per gli Usa, primo trimestre 2008 per Italia e Regno Unito), il Pil è sceso cumulativamente del 5.5% nel Regno Unito, del 3.6%negli Stati Uniti e del 6.7% in Italia, per cui non è vera neppure l’affermazione che l’Italia stia facendo meglio degli altri due stati menzionati.
L’errore del vice-ministro deriva probabilmente da una lettura affrettata di una tavola dell’ultimo
Bollettino Economico (il 58) della Banca d’Italia nella quale per gli Usa e il Regno Unito sono riportati i tassi di crescita del Pil sul periodo precedente "in ragione d’anno" (cioè con le variazioni trimestrali più o meno moltiplicate per quattro), mentre quelli per l’Italia in una tabella successiva nella stessa pubblicazione sono riportati in variazione trimestrale non convertita in ragione d’anno.
Non solo gli economisti, a volte persino gli ingegneri sbagliano!
 

   
USA
Regno Unito
  (dati destagionalizzati; variazioni percentuali sul periodo precedente e contributi alla crescita, espressi in ragione d’anno)  
   
PIL
PIL
I trim 2008
-0,7
2,4
II trim 2008
1,5
-0,3
III tim 2008
-2,7
-2,9
IV trim 2008
-5,4
-6,9
I trim 2009
-6,4
-9,6
II trim 2009
-0,7
-2,3
       
   
Italia
   
(variazioni percentuali sul periodo precedente)
   
PIL
   
I trim 2008
0,5
   
II trim 2008
-0,6
   
III tim 2008
-0,8
   
IV trim 2008
-2,1
   
I trim 2009
-2,7
   
II trim 2009
-0,5
   

Fonte: Banca d’Italia, Appendice statistica Bollettino Economico N. 58.

* A cura di Davide Baldi e Ludovico Poggi

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LA QUINTA COLONNA

Mio amato Presidente, nel giorno del dolore
Mi è d’obbligo avvertirla che temo un traditore
Colui che la difende nell’aule di giustizia
Dimostra ultimamente stolidità e imperizia

A praticar melina  grandissimo campione
Che punta dritto dritto alla mera prescrizione
Ma se deve trovare argomenti per la Corte
Gli escon solo frasi che han le gambe corte

Lui spesso si cimenta a scriver nuove leggi
Vincere in aula è  facile se hai tutti quei seggi
Ma poi c’è qualche inghippo e proprio sul più bello
Gli bocciano il giocattolo, ripassi al nuovo Appello.

Il primus super pares addotto a sua difesa,
che dirlo ai magistrati è bestemmiare in chiesa  
E quando l’ha chiamata utilizzator finale
Sperando che la grana svaporasse nel banale!

Se può lui va da Vespa e lancia i propri strali
Nel dare sulla voce non ha proprio rivali
Sa dir cose tremende guardandoti nel viso
Ti chiedi come faccia a mantenere quel sorriso

Or che non ha più lo scudo dell’Angelino Alfano
Dovrà passare spesso dalle parti di MIlano
E allora il mio consiglio, si trovi un avvocato
Con la battuta pronta, ma che abbia anche studiato.

Potemkin

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