Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 134 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Sommario 10 gennaio 2007

Di chi e’ il merito del miglioramento dei conti pubblici nel 2006? Durerà? Prima di rispondere a queste domande bisogna capire le ragioni di errori macroscopici nelle stime del fabbisogno del settore statale. I sospetti che alimentano fanno pensare che sarebbe opportuno rafforzare il monitoraggio della spesa pubblica da parte del Parlamento e affidare le stime ad autorita’ indipendenti. Speriamo che al vertice di Caserta il Governo decida quante e quali proposte dell “agenda Rutelli” verranno trasformate in provvedimenti legislativi e introduca incentivi affinchè le amministrazioni locali non ostacolino, come in passato, le liberalizzazioni. L’Italia è uno dei pochi paesi d’Europa senza un reddito minimo garantito. Questo contribuisce a spiegare perchè le  disuguaglianze nei redditi siano così alte. Per i farmaci si spende troppo e male. E’ necessario un sistema pubblico d’informazione indipendente e di ricerca, passando dalla logica dei risparmi a breve agli investimenti di lungo periodo. Perché non giocare il campionato di calcio nel periodo di Natale? Lecito ipotizzare maggiori incassi dal botteghino e dai diritti Tv, che gioverebbero ai bilanci in rosso dei club.

Un commento di Gustavo Zagrebelsky e un’opinione di Valerio Onida sulla proposta di riforma della Finanziaria formulata da Boeri e Garibaldi.

Aggiornamento: Clima il destino dell’Europa di Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

Sommario 3 gennaio 2007

I dati sul fabbisogno a fine 2006 confermano che nell’anno appena concluso c’è stato un forte aumento delle entrate, superiore alle previsioni. Se questo incremento si confermasse come permanente, il Governo dovrebbe ridurre le aliquote legali, come affermato dall’art.1 comma4 della finanziaria, operando così una redistribuzione anziché un incremento della pressione fiscale. I 6 miliardi di euro previsti dalla Finanziaria per l’operazione Tfr si possono spiegare solo col fatto che fino a giugno anche il Tfr optato eslicitamente a favore dei fondi pensione da parte dei lavoratori di imprese con oltre 50 addetti andrà al fondo di Tesoreria presso l’Inps. Si tratta dunque di entrate una tantum, destinate in buona misura a non ripetersi nel 2008. Il Presidente Napolitano ha richiamato l’attenzione sul ruolo delle donne. Ma che punto sono le politiche per la famiglia? Nella Finanziaria sono previsti, per esempio, più asili nido. Bene, ma bisogna anche migliorare la qualità del servizio. Siamo lontani dalla Germania, dove la politica per la famiglia è diventata una priorità. La riforma Maroni ha introdotto nuove asimmetrie nel trattamento pensionistico di uomini e donne. Per avere regole uguali bisogna accelerare il passaggio al metodo contributivo.

Sommario 21 dicembre 2006

Il Presidente Napolitano ha ragione. Dopo la Finanziaria degli eccessi, la legge di bilancio “commissariata” (13 commi per ogni membro del Governo), è venuto il momento di cambiare la prassi consolidata che designa il cammino della Finanziaria. Si tratta di snellire la procedura per equilibrare i poteri di controllo e iniziativa di bilancio tra Governo e Parlamento, trasferendo al secondo capacità di monitoraggio e poteri di valutazione di congruità. Una scheda per capire meglio cosa dicono i numeri della Finanziaria.
Mancano poche settimane all’inizio dell’operazione di smobilizzo Tfr. Come previsto, non si sta facendo nulla per informare i lavoratori che dovranno scegliere a cosa destinare i fondi originariamente accantonati per la loro liquidazione. Bisognerà informare non solo sui fondi pensioni, ma anche su quanto rende la previdenza pubblica. Se Il fondo di tesoreria per le imprese con più di 50 addetti istituito presso l’Inps sarà usato per finanziare la spesa pubblica corrente, sarà un elemento di freno alla crescita del paese. Cerchiamo comunque di mettere in luce qualche segnale di inversione del declino industriale italiano: non mancano casi di successo di imprese che crescono e si orientano verso produzioni ricche di servizio, di studio, di progettualità e di ricerca.

Un Buon Anno a tutti. Grazie a tutti coloro che, col loro sostegno finanziario, ci permettono di esistere. Ricordiamo che chi ci manda un contributo entro il 3 gennaio 2007 riceverà un piccolo omaggio dalla redazione.

Cosa resta del Dpef nella Finanziaria

Il Dpef prevedeva interventi strutturali in quattro settori fondamentali: sanità, pubblico impiego, enti locali e pensioni. La Finanziaria appena approvata vede sì una riduzione degli stanziamenti complessivi per i quattro comparti, ma un incremento nelle uscite totali della pubblica amministrazione, dovuto a maggiori risorse destinate a ferrovie e strade. Inoltre, i risparmi si concentrano solo su enti locali e sanità, mentre aumentano i fondi per pubblico impiego. Per le pensioni aumentano le entrate.

La Prodesta perfetta (sive La Tempesta Perfetta)

Sono tassista, non per diletto viaggio,
dico al Bersan che a me arrecò solo svantaggio,
e noi, del foco vigili e d’ordine custodi,
con la sirena biasimiamo il Prodi,

lui che a chi fiero indossa la divisa
ha dato, avaro, un obolo da suscitar le risa,
nel mentre a scuola prodestan come matti
anche se più non regna la perfida Moratti.

Pure incolparon me vecchio artigiano,
che nel lavoro lesta va la mano,
di grave accusa, d’essere evasore,
io, che a faticar son uso giorni ed ore.

Assurge il bollo e al Bot la trattenuta,
guai se a bottega s’omette la battuta
ed anco accade, in quel di Mirafiori,
sull’Epifano piovere fischi e schietti malumori.

Intanto, improvvida la Spa municipale
innalza il prezzo per chi sul busse sale,
d’acqua e di gas aumenta la bolletta
e pure l’Ici lo farà di fretta.

Dal disincanto siam presi e malcontenti,
ma come fa Tommaso a rider co’ suoi denti?
Monta tempesta nel mar delle proteste,
nell’urbe marcian due milion di teste

e dalle bocche un urlo s’alza in aria
per contestar l’ottusa finanziaria;
ché se si deve riquadrare i conti
lo posson far l’entrate di Tremonti.

Se questo è il novo della seria Unione,
la nostalgia m’assal, del Berluscone!

Grazie

Caro Tito,

coll’invenzione de lavoce.info hai prodotto una delle innovazioni più straordinarie nel giornalismo economico italiano. Citarti è il meno che uno possa fare. Un abbraccio da uno che crede ancora nel Partico democratico.

Tutte le tasse di Prodi & C. Una finanziaria contro gli italiani

Appendice da pag. 337 a pag. 357 di Tutte le tasse di Prodi & C. Una finanziaria contro gli italiani.
a cura di Vittorio Feltri e Renato Brunetta

“In questa appendice sono riprodotti alcuni interventi, di analisi e commento sulla Finanziaria 2007, tratti dal sito www.lavoce.info. La voce.info è un sito di informazione economica, creato e gestito da  autorevoli economisti italiani, diretto al lettore non specializzato, con l’obiettivo di pubblicare articoli quanto più possibile semplici e chiari su  temi che possono sembrare ostici, come la politica fiscale. Il tutto in assoluta indipendenza e senza etichettature di parte.
Qui di seguito proponiamo gli interventi di approfondimento sulla manovra Finanziaria 2007 di Tito Boeri e Pietro Garibaldi; un esame a firma di Agar Brugiavini e Tito Boeri sul trasferimento del TFR dalle imprese ad un
fondo creato ad hoc presso l’Inps, con un faccia a faccia tra gli economisti de lavoce.info e il Ministro del Lavoro Cesare Damiano; infine un articolo di Francesco Daveri sugli effetti della Finanziaria in termini di crescita e
sviluppo economico.”


Gli articoli che vengono pubblicati sono:

Un rientro dal lato sbagliato (Tito Boeri e Pietro Garibaldi)
Un tavolo senza i giovani (Agar Brugiavini e Tito Boeri)
Operazione Tfr: le risposte del ministro Damiano (Agar Brugiavini e Tito Boeri)
Quant’è avara la Finanziaria con il signor V.A. (Francesco Daveri)

Parmalat: tre anni dopo

La lezione è servita? A tre anni dal default Parmalat, mentre sono ancora in corso le indagini e i processi per accertare le responsabilità, ricostruiamo la vicenda e ci interroghiamo sulla capacità di reazione del nostro sistema. La legge sul risparmio contiene luci ed ombre, ma occorre agire soprattutto sui controlli preventivi per evitare che quanto è successo si ripeta. C’è ancora molto da fare, poi, sul piano della tutela penale della trasparenza e veridicità dell’informazione societaria. Così come bisogna trovare strumenti di più facile e rapido accesso alla giustizia dei risparmiatori (la class action). E le regole sulla crisi di imprese devono essere razionalizzate e sottratte al controllo della pubblica amministrazione. Ma le norme non bastano. Ci vogliono incentivi microeconomici, che spingano i protagonisti del mercato finanziario a produrre efficienti sistemi di governance e a controllare i conflitti di interesse.

Sommario 18 dicembre 2006

La lezione è servita? A tre anni dal default Parmalat, mentre sono ancora in corso le indagini e i processi per accertare le responsabilità, ricostruiamo la vicenda e ci interroghiamo sulla capacità di reazione del nostro sistema. La legge sul risparmio contiene luci ed ombre, ma occorre agire soprattutto sui controlli preventivi per evitare che quanto è successo si ripeta. C’è ancora molto da fare, poi, sul piano della tutela penale della trasparenza e veridicità dell’informazione societaria. Così come bisogna trovare strumenti di più facile e rapido accesso alla giustizia dei risparmiatori (la class action). E le regole sulla crisi di imprese devono essere razionalizzate e sottratte al controllo della pubblica amministrazione. Ma le norme non bastano. Ci vogliono incentivi microeconomici, che spingano i protagonisti del mercato finanziario a produrre efficienti sistemi di governance e a controllare i conflitti di interesse.

Il testo completo della proposta di un gruppo di giuristi, coordinati da Pietro Ichino e Bernardo Mattarella, sull’Authority per la valutazione del pubblico impiego.

In due settimane dalla apertura della campagna di sottoscrizione abbiamo raccolto 2.500 euro. Grazie. Vi ricordiamo che lavoce.info vive prevalentemente in virtù dei finanziamenti dei lettori. Continuate ad aiutarci: riceverete un piccolo omaggio per l’inizio del nuovo anno.

Cosa resta del Dpef nella finanziaria a cura della redazione de lavoce.info

Riforma del pubblico impiego

Al tavolo delle trattative per il pre-accordo tra Governo e sindacati sui rinnovi dei contratti collettivi degli statali, che si riapre questa mattina, si discuterà anche del progetto di istituzione di una Authority per la valutazione dell’efficienza e produttività delle strutture pubbliche e dei loro dipendenti, elaborato da un gruppo di giuristi coordinato da Pietro Ichino e Bernardo G. Mattarella, che è stato presentato ieri al Governo e ai Segretari generali delle confederazioni sindacali maggiori. Ne pubblichiamo una sintesi e il testo integrale.

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