Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 90 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Se il governo italiano spera di chiudere un buon accordo con la Ue sul salvataggio delle banche, è anche perché i nostri non sono gli unici istituti problematici. Come diceva il Fondo monetario la banca tedesca Deutsche bank, esposta per cifre iperboliche con i derivati, può rappresentare un rischio sistemico. Almeno, però, a differenza delle piccole banche italiane, ha piazzato i suoi titoli agli investitori professionali e non ai risparmiatori. Da noi gli scandali hanno evidenziato l’opacità del collocamento ai clienti che include vari raggiri legalizzati. Ad esempio, molti fondi comuni con cedola garantita la pagano – quando la gestione non ha rendimento – intaccando il capitale investito. Il che è riportato in prospetti letti poco e capiti di meno. Ci si chiede anche se non sia anticostituzionale il bail-in, la procedura europea che addossa le perdite delle crisi bancarie ad azionisti, obbligazionisti e correntisti ora incorporata nella legge italiana. Vari motivi per sollevare il dubbio. L’alternativa era ed è quella di far pagare comunque Pantalone.
Le imprese familiari nei paesi sviluppati sono per lo più guidate da manager esterni. In Italia, invece, più di due terzi delle posizioni di responsabilità sono coperte da membri della dinastia proprietaria. È credibile che nella stessa famiglia ci siano tutte le eccellenze necessarie al successo dell’azienda?
Un nome evocativo, Nuova via della seta, per un piano di potenziamento del traffico commerciale della Cina con l’Europa. Con sei corridoi che uniscono mare e terra. Forse una grossa opportunità per l’Italia e per il Mezzogiorno. Se si supera la frammentazione del sistema portuale e non si distrugge l’ambiente marino.
Si scoprono, in Lombardia, giudici tributari corrotti. Le mele marce vanno eliminate ma il rischio più alto della giustizia tributaria è in una proposta di legge per l’abolizione delle commissioni tributarie, assegnando le controversie a sezioni specializzate dei tribunali ordinari. Anche se le une appaiono più efficienti degli altri.

Corrado del Bò e Francesco Pallante commentano l’intervento di  Giovanni Facchini e Cecilia Testa “Meno potere alle lobby con la riforma del Senato”.

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Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare”. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre a Milano. SAVE THE DATE, dunque, vi aspettiamo!
La partecipazione alla prima parte dell’incontro, a porte chiuse, è riservata alla redazione de lavoce.info e a chi ci ha finanziato con almeno 100 euro o raggiunge cumulativamente 100 euro di donazione negli ultimi tre anni. Chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione!

Il Punto

Era previsto il Portogallo campione d’Europa? Andiamo a rivedere i pronostici basati su un modello di cui avevamo parlato prima del calcio d’inizio del torneo. Varie conferme, poche smentite, qualche sorpresa.
Nell’Eurozona (e in Italia) le banche sono imbottite di titoli di stato. E creano un circolo vizioso tra rischio bancario e rischio sovrano. Da spezzare costruendo – dopo il supervisore unico e il meccanismo di risoluzione – il terzo pilastro dell’Unione bancaria: un’assicurazione europea dei depositi. Ma non tutti i paesi sono d’accordo. Un buon passo avanti, invece, la Ue l’ha fatto nell’Unione doganale. La recente legislazione che la rafforza è la maggiore novità dall’abbattimento delle frontiere degli anni ’90. Tra l’altro serve a contrastare meglio il commercio fraudolento che colpisce il Made in Italy.
Le risposte di mille italiani interrogati con altri 27 mila europei per un’indagine sull’uso degli antibiotici relegano il nostro paese agli ultimi posti per informazione sanitaria. Così diventano popolari guaritori cialtroni e leggende metropolitane sui farmaci. E’ ora di risalire la china. Partendo dal territorio.
Con la riforma costituzionale e l’Italicum potrà accadere che un solo partito prenda la maggioranza alla Camera, controlli il Senato e l’elezione del presidente della Repubblica. E un presidente del Consiglio potrebbe ricoprire la carica per tutta la vita. Evento improbabile, da escludere con il limite di mandato.
Sono 4,6 milioni le persone che in un anno si rivolgono ai Servizi per il lavoro pubblici e privati alla ricerca di occupazione, orientamento, formazione. I numeri dicono che una parte consistente di loro (tra un quarto e un quinto) rimane a bocca asciutta mentre per la maggior parte degli altri i tempi sono lunghi.

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Il Punto

Il Rapporto Inps di quest’anno indica le linee di una riorganizzazione interna (da fare) e offre un’istantanea su cosa funziona – e cosa no – in tema di welfare, pensioni, disoccupazione, mortalità delle imprese e dei posti di lavoro. Descrivendo l’ecatombe sociale dal 2008 a oggi e i segnali di lenta ripresa in corso. Tra questi, l’aumento dell’occupazione e dei contratti a tempo indeterminato, soprattutto nelle imprese con oltre 15 dipendenti. Merito del Jobs act e della decontribuzione, più che dimezzata nel 2016. La strada per l’uscita  dalla crisi è ancora lunga. Almeno però l’Istat ci fa sapere che, dopo sette anni negativi, il Pil del Mezzogiorno è tornato a crescere (+1 per cento nel 2015). Va ricordato che il reddito pro-capite del Sud è sotto ai 17 mila euro contro i quasi 30 mila delle regioni centro-settentrionali. Con questi divari la meglio gioventù cerca fortuna altrove.
Il Fondo Atlante e le nuove garanzie statali sulle obbligazioni bancarie non bastano ad alleggerire la zavorra dei crediti in sofferenza che incagliano il sistema. Occorre ricapitalizzare con fondi pubblici le banche che si impegnano a una rapida pulizia di bilancio e/o costituire uno o più contenitori (bad bank) di crediti inesigibili. Un’altra possibile soluzione a questi problemi può passare dalla Cassa depositi e prestiti. Con l’emissione di obbligazioni con valore fiscale. Convertibili dal sottoscrittore in sconti fiscali o utilizzabili per il pagamento delle tasse. Per Cdp potrebbero essere una fonte di ingente provvista a basso costo.
Cinque anni per negoziare un buon accordo Europa-Canada. Forse bruciati in un giorno, dopo che la Commissione di Bruxelles ha deciso di sottoporne l’approvazione ai 27 parlamenti nazionali, esposti al dilagante populismo anti-Ue. Speriamo che l’accordo non muoia, vittima indiretta del referendum in Gran Bretagna. Dove in effetti – rifacendo i conti su vantaggi e svantaggi – si conferma che il consenso per il “Leave” arriva dalla pancia più che dalla ragione. Dopo il Dossier con gli articoli pubblicati prima del referendum, ne proponiamo uno nuovo sul dopo Brexit.

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Brexit, divorzio all’inglese

Il Punto

Lo “scudo” di 150 miliardi per le banche italiane servirà a poco. Si tratta di garanzie statali per l’emissione di nuove obbligazioni. Bisognerebbe invece svalutare i crediti in sofferenza per poi ricapitalizzare con contributo pubblico. Il che va bene per la Ue solo se alcune nostre banche escono male dagli stress test.
La politica post-Brexit nel Regno Unito è in confusione su tutti i fronti politici. Una cosa appare chiara a tutti: Bruxelles non concederà a Londra di scegliersi un’Europa à la carte. I principi di libertà di movimento di merci, servizi, capitali, e lavoro sono inscindibili. Tra i danni della Brexit, anche un probabile raffreddamento dei rapporti della Gran Bretagna con i cinesi. Preoccupati dalla volatilità dei cambi e dalla perdita di un alleato per il riconoscimento dello status di economia di mercato.
Se il nuovo Senato uscirà indenne dal referendum costituzionale d’autunno, risulterà svecchiato. Perché l’età minima per accedervi passerà da 40 a 18 anni. Inoltre sarà votato indirettamente da elettori più giovani. Il che – sulla carta – beneficerà il M5s, mentre il partito più penalizzato sarà il Pd.
Mentre il governo sta studiando una riorganizzazione di Agenzia delle entrate e di Equitalia, i nuovi compiti assegnati al fisco dalla mini-riforma avranno indubbiamente dei costi. Proprio quando è alle viste un taglio dell’Ires al 24 per cento. Come far stare insieme queste esigenze contrapposte?
Nelle recenti crisi bancarie i risparmiatori italiani sono stati scottati dal deficit di vigilanza sostanziale delle autorità ma anche dalla propria scarsa educazione finanziaria. Una ricerca dice che chi ne ha di meno, si rivolge meno ai consulenti finanziari. Chi ne ha di più spesso sbaglia per eccessiva fiducia in se stesso.

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Il Punto

Si è detto che gli elettori pro e contro Brexit si differenziano per età, istruzione e territorio. A ben guardare però la discriminante più profonda è tra chi ha valori ostili all’inclusione e chi ha una concezione del mondo libertaria. I primi, i sostenitori del “Leave”, somigliano molto ai supporter americani di Trump. Proprio la Brexit sembra l’aggancio per costituire un governo in Spagna. Dove le recenti elezioni hanno confermato la frammentazione in partiti che non vogliono né possono allearsi. Eppure se popolari e socialisti si accordano sulla gestione dei drammatici problemi europei, una “grosse koalition” è possibile. In Italia, nelle animate discussioni sul referendum che potrebbe sancire la fine del bicameralismo perfetto si è parlato poco di come cambierebbe il potere d’influenza delle lobby. Che, con procedure legislative più spedite, avrebbero meno possibilità di insabbiare i provvedimenti.
Con il decreto banche appena diventato legge si mette una pezza tardiva alle perdite degli obbligazionisti delle quattro banche “salvate” a fine 2015. Un’autorità a difesa dei risparmiatori – separata dai controllori Consob e Bankitalia – potrebbe evitare il ripetersi di questi episodi.
Ce lo ricorda spesso la Commissione europea: siamo il paese che negli ultimi due anni ha più beneficiato della flessibilità nei conti pubblici. Ma quanto durerà il trattamento di favore? E ne stiamo facendo buon uso?
Con la voluntary disclosure di quasi 130 mila contribuenti italiani, le attività mobiliari e immobiliari riemerse e domiciliate all’estero possono essere rintracciate nel database dei beni pignorabili. E diventa più facile la rivalsa per il creditore con un titolo esecutivo.
All’Ocse li chiamano studenti resilienti. Sono quel 6,4 per cento di alunni che superano situazioni socio-economiche di svantaggio ottenendo buoni risultati scolastici. Ce ne sono meno nel Mezzogiorno dove la sfida è più difficile. Mettere più soldi per aumentare il numero di questi ragazzi è un buon uso del denaro pubblico.

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Il Punto

Mentre nell’ingovernabile Spagna torna il “voto utile” e vanno in soffitta le aspirazioni di governo di Podemos, la slavina Brexit produce i suoi effetti. In Gran Bretagna – dove scozzesi, nordirlandesi e londinesi hanno per lo più scelto il Remain – incombe lo spettro del Regno Disunito. Ma l’opzione di rimanere nella Ue è giuridicamente possibile solo per la Scozia. Il referendum inglese ha anche diviso le generazioni. I giovani che hanno votato volevano restare in Europa. Ma più del 50 per cento di quelli sotto i 25 anni sono rimasti a casa. In campo economico, l’aumento delle barriere al commercio internazionale potrebbe costare alle famiglie britanniche tra 850 e 1.700 sterline all’anno. Ed è incerto il futuro della piazza finanziaria di Londra poiché gli operatori con base sulle rive del Tamigi perderanno l’accesso al mercato comunitario. E così Cameron auspica per il suo paese un’Europa à la carte che Bruxelles vede come il fumo negli occhi.
Intanto, visti i tempi eccezionali, tanti chiedono alla Bce una politica monetaria non convenzionale al cubo: distribuire denaro ai cittadini (“helicopter money”). Sostituendo, di fatto, i governi in un’azione di politica fiscale. Meglio valutare prima le possibili conseguenze. Chi certo non innaffia di soldi la clientela sono le banche che piazzano i fondi d’investimento. E anzi si inventano modi per mungere i risparmiatori sotto forma di occulte commissioni di collocamento incassate giorno per giorno per un totale pari a un terzo dei loro utili.
Contribuiscono alla deflazione i salari in diminuzione (-0,7 per cento, -1,4 nella sola industria, primo trimestre 2016 su 2015). Difficile aumentarli quando la produttività ristagna. Se non riducendo il cuneo fiscale.

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Rendere l’Eurozona più resiliente: cosa serve subito e cosa può aspettare?

Con la Brexit diventa di ancora più urgente attualità il rafforzamento istituzionale dell’eurozona.

Il Punto

La vittoria del sì alla Brexit porta la Gran Bretagna verso il Regno Disunito (Scotexit sarà il prossimo passo?) e il sistema finanziario entra in un tunnel. Come se non bastasse, altri rischi incombono. Ben vengano dunque gli stress test sulle grandi banche europee. La novità è che i risultati dei test non porteranno a bollini blu o rossi per le banche ma rimarranno nel back office delle autorità di vigilanza che potrebbero applicarli in modo differenziato tra paesi. Un grande problema dietro ai risultati del referendum inglese così incerto è il timore a fronte del flusso inarrestabile di profughi. L’Onu ne ha contati 65,3 milioni in tutto il mondo, di cui solo 1 milione è entrato nella Ue nel 2015. Pochi rispetto al totale. Molti per un’Unione che non ha una strategia condivisa nell’affrontare il problema. È luogo comune che con l’immigrazione aumenti la violenza. Ma nuovi dati dicono che, per il ventiquattresimo anno consecutivo, gli omicidi sono in calo fino al loro minimo storico nel nostro paese. E – ancora in barba agli stereotipi – la diminuzione è più marcata al Sud.
“Cara Enel, se fai soldi con la banda larga devi distribuirli anche ai tuoi utenti elettrici”. È questo in sostanza ciò che l’Autorità per l’energia è orientata a dire all’ex monopolista che ha deciso di fare una rete tlc in sinergia con quella elettrica. Una mossa che cambia gli assetti di mercato e anche il quadro di regole.
Che ne è dei patti per il Sud fondati sul Masterplan presentato dal governo sette mesi fa? Dovrebbero definire in ciascuna area territoriale gli interventi prioritari e trainanti per lo sviluppo. In realtà ripresentano progetti senza criteri di razionalità economica e non prevedono risorse aggiuntive. Un film già visto.
Passato l’esame di maturità di questi giorni, molti studenti cercano percorsi universitari che diano competenze subito spendibili in un lavoro, come chiedono molte imprese. Ma l’acquisizione di una preparazione generale rimane un’assicurazione contro la rapida e imprevedibile evoluzione delle tecnologie.

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Il Punto

Dopo una campagna piena di colpi bassi e anche tragica, si tiene giovedì il referendum sulla Brexit. Disinformazione e toni xenofobi da parte degli anti-Ue. Cifre catastrofiche poco documentate sull’altro fronte. Riproponiamo in un Dossier gli articoli pubblicati da Lavoce.info sul referendum fin dal gennaio 2013. E seguiamo i recenti sondaggi sulle mutevoli e incerte intenzioni di voto.
Per la prima volta Roma e Torino saranno governate da due donne grilline. Un’importante novità. Vecchie e nuove amministrazioni locali (come anche il governo centrale) dovranno misurarsi con un difficile banco di prova: l’assenza di sostegni monetari per quasi la metà delle famiglie in povertà assoluta e un terzo di quelle della fascia Isee più bassa.
A pesare sulle scelte dell’elettorato femminile – dice una ricerca su elezioni locali passate – può essere la capacità di offrire messaggi positivi, mentre agli uomini piacciono messaggi negativi, di attacco all’avversario. Tra pochi mesi ne avremo un test in America, con la contesa Trump-Clinton.
Continuiamo a raccontare come è cambiata la società italiana. Nel 1995 a praticare la religione era il 30 per cento degli uomini e quasi metà delle donne. Oggi siamo, rispettivamente, al 23,3 e al 34,3 per cento. Gradualmente, come altrove, scende la religiosità ma anche il divario di genere nel frequentare la chiesa.
Abuso di posizione dominante: su questa ipotesi ha aperto una procedura la Commissione europea contro Google-Android. Sotto accusa gli accordi vincolanti con i produttori di smartphone. Ma, a ben guardare, il caso è diverso da quello che costò a Microsoft una maxi-multa e lo spacchettamento di Windows.

300 parole: “Se c’è l’incendio non ti assumo” di Andrea Boitani e Salvatore Modica.

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