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Autore: Luca Inglese

Previdenza professionale tra equilibri ed equilibrismi

I saldi positivi tra contributi e prestazioni previdenziali espressi oggi dalle casse dei liberi professionisti sono un vantaggio provvisorio. La loro sostenibilità finanziaria deve essere rafforzata in modo concreto. Le riforme parametriche introdotte hanno garantito buoni risultati, ma non sono decisivi per ridare equilibrio alle gestioni. Si dovrebbe seguire l’esempio dei dottori commercialisti, che hanno sostituito la formula retributiva con quella contributiva, più equa e rispettosa del vincolo intergenerazionale.

Professioni in cerca di un’ancora

La sostenibilità finanziaria è la vera scommessa per le casse professionali privatizzate. Le attuali buone performance di alcune categorie sono legate a un rapporto tra iscritti e pensionati ancora favorevole, ma che non sarà possibile mantenere nel futuro. In alcuni casi, poi, ai buoni andamenti demografici non corrisponde un saldo attivo di gestione. Né la soluzione è in una oculata amministrazione del patrimonio immobiliare e neanche nei fondi immobiliari. Sono palliativi che servono solo a rinviare le scelte verso l’equità attuariale.

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