L’obiettivo della global minimum tax, promossa da Ocse, G20 e Ue, è far sì che le multinazionali paghino un ammontare equo di imposte. Ma la complessità delle regole aumenterà i costi amministrativi per le imprese. Restano dubbi sul gettito effettivo.
Autore: Luca Menicacci
Luca Menicacci è Assistant Professor di Accounting presso la Libera Università di Bolzano. Ha conseguito una laurea triennale e una laurea magistrale in Accounting presso l'Università di Firenze e un dottorato nelle medesime discipline presso l'Università di Pisa. In precedenza, ha lavorato come docente di International Accounting presso l'Università di Firenze. I suoi interessi di ricerca e insegnamento includono la relazione fra contabilità finanziaria e fiscale, con particolare attenzione all'elusione fiscale, alla qualità degli utili, alla book-tax conformity, nonché alla relazione fra politiche ESG e politiche fiscali. Ha pubblicato su Sustainability Accounting Management and Policy Journal, Finance Research Letters, Financial Reporting e su diverse riviste professionali (Wolters Kluwer, Il Sole 24 Ore). Prima di intraprendere la carriera accademica, ha lavorato come dottore commercialista e revisore legale.