Sono tanti i lavoratori delle piattaforme e i free lance formalmente indipendenti e non in grado di negoziare le proprie condizioni di lavoro, in particolare la retribuzione. La Commissione europea ha ora rimosso il divieto di negoziazione collettiva.
Autore: Lucia Valente Pagina 1 di 2
Lucia Valente è Professore Ordinario di Diritto del lavoro nel Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza. Laureata in Giurisprudenza, dottorato in diritto del lavoro e relazioni industriali all’Università degli Studi di Pavia, dal 2013 al 2018 è stata Assessore al Lavoro, al Personale e alle Pari opportunità della Giunta Regionale del Lazio. Membro del comitato scientifico della Rivista Giuridica del Lavoro e della Commissione di certificazione dei contratti del Dipartimento di Scienze Giuridiche della Sapienza, Vice
segretario generale dell’Associazione Italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Aidlass) si occupa di politiche del lavoro e tutele dei disoccupati.
La legge di bilancio ha riformato il Reddito di cittadinanza imponendo obblighi di attivazione. Ma si tratta solo di un maquillage che non interviene sull’aspetto più rilevante: la condizionalità del beneficio. E il governo ne è ben consapevole.
Il governo vuole agevolare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro nella fascia professionale più bassa tornando ad allargare le maglie della disciplina del lavoro occasionale. Gli effetti andrebbero verificati applicando il metodo sperimentale.
Il rapporto di monitoraggio sul Pnrr ci aiuta a capire come sono contabilizzati i beneficiari del programma Gol. E non c’è da stare tranquilli perché i risultati inseriti nella rendicontazione alla Commissione europea sembrano più apparenti che reali.
Con il recepimento della direttiva UE “trasparenza” a tutti i lavoratori, compresi quelli con rapporti di lavoro di breve durata o occasionali, dovranno essere chiarite le condizioni di lavoro. Le imprese diffidano di questo provvedimento; ma sarà utile per rafforzare la posizione dei lavoratori non standard, atipici e precari.
Il decreto Aiuti recupera i navigator e prevede un giro di vite sul reddito di cittadinanza. A livello regionale, potrebbe portare a un cambio di passo nel reclutamento di personale. A livello nazionale, alla ridefinizione dell’offerta congrua di lavoro.
Chi cerca un’occupazione incontra molte difficoltà. Per questo i servizi per il lavoro dovrebbero essere il più possibile vicini a chi ne ha bisogno. Un utile supporto potrebbe arrivare dalla rete degli uffici postali. E il Pnrr dà le risorse necessarie.
I tempi di attuazione delle misure previste dal Pnrr si allungano e le ricadute positive sull’accesso dei giovani al mondo del lavoro si allontanano. Per favorire l’occupazione giovanile, può essere utile allentare i vincoli sul contratto a tempo.
Un accordo aziendale porta all’apertura di asili nido in ogni sito produttivo di Fincantieri. È un esempio di come buone relazioni sindacali possano sostenere le famiglie di chi lavora e indirettamente incentivare anche la crescita demografica.
Non sempre si riesce ad adeguare le retribuzioni all’aumento effettivo del costo della vita. Lo strumento elaborato dalle parti sociali, l’indice Ipca, ha infatti il difetto di non registrare la dinamica dei prezzi dei beni energetici importati.