Le statistiche lo dimostrano una volta di più: gli italiani leggono pochissimi libri. E niente sembra scuoterli dalle abitudini consolidate, neanche l’avvento degli e-book. Il picco di lettura si registra nella fascia di età che coincide con la scuola media. Donne e pensionati lettori i meno pigri.
Autore: Luciano Canova Pagina 3 di 5
Docente e ricercatore alla Scuola Enrico Mattei, dove insegna i corsi di Economia Sperimentale e di Comunicazione Scientifica al Master MEDEA (Management dell’Economia dell’Ambiente e dell’Energia).
Ha studiato Economia a Milano, laureandosi al DES in Bocconi nel 2002. Ha conseguito un master in Development Economics alla University of Sussex e il dottorato in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per due anni, è stato post-doc alla Paris School of Economics. iProf di Economia della felicità su Oilproject.org, collabora con diverse testate di divulgazione scientifica.
Nel Cinquecento, le determinanti più importanti del prezzo di un quadro erano la dimensione e il numero dei soggetti rappresentati. Reputazione e compensi aumentavano con l’età. Michelangelo, Raffaello e Tiziano ai vertici della classifica del valore di mercato degli artisti all’epoca.
Le stime dicono che gli italiani utilizzano i principali social network per una media di due ore al giorno. Quanto vale tutto questo tempo? In termini di costo-opportunità, si arriva a una cifra pari agli interessi sul debito pubblico di un anno intero. Ragionare sul valore di diverse alternative.
I massive online open courses sono piattaforme digitali che offrono gratuitamente corsi universitari e materiale didattico per la scuola secondaria. La riforma della scuola presentata dal Governo non li prende neanche in considerazione. Una rivoluzione simile a quella avvenuta nell’informazione.
Con il passaggio di consegne tra Moratti e Thohir, il risanamento dei conti della società milanese diventa una necessità. Un compito arduo alla luce dei vincoli di bilancio imposti dalla Uefa. Ma i modelli da seguire per vincere in campo e nei libri contabili non mancano, soprattutto all’estero.
Quanto influiscono sulle decisioni finanziarie il contesto emotivo e la personalità? Un progetto di ricerca analizza l’attitudine degli investitori a cadere nelle trappole cognitive, come l’eccessiva fiducia in sé stessi. Le differenze tra promotori e clienti sono notevoli.
Ci hanno provato in molti, non ultima Goldman Sachs. Ma davvero si può prevedere l’andamento dei Mondiali di calcio ormai alle porte? Un’analisi alternativa combina variabili calcistiche e quotazioni dei bookmakers. Comunque, non lascia speranze agli azzurri.
Quanto influiscono le tecnologie sullo scarso numero di libri letti da bambini e ragazzi? Hanno tutte un effetto negativo o alcune possono stimolare curiosità e condivisione? E quanto conta la famiglia? Un’analisi sui dati dell’Istat. Con una speranza per il futuro e qualche dubbio.
Quanto vale il patrimonio artistico italiano? Un metodo originale, basato sui prezzi relativi, per stabilire il valore economico dei nostri capolavori. Esercizio tutt’altro che facile: parte della malinconia della “Grande Bellezza” sta proprio nell’impossibilità di ricavarne qualcosa.
Le ludopatie continuano a diffondersi. Ma l’Italia non usa l’arma del fisco per frenare il gioco d’azzardo. Le tasse sono alte sul Superenalotto e quasi irrilevanti sul poker on line. Eppure si tratta di un ricco tavolo, da cui si potrebbero ricavare risorse per le casse dello Stato.