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Autore: Luciano Canova

Schermata 2014-07-23 alle 18.07.54Docente e ricercatore alla Scuola Enrico Mattei, dove insegna i corsi di Economia Sperimentale e di Comunicazione Scientifica al Master MEDEA (Management dell’Economia dell’Ambiente e dell’Energia).
Ha studiato Economia a Milano, laureandosi al DES in Bocconi nel 2002. Ha conseguito un master in Development Economics alla University of Sussex e il dottorato in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per due anni, è stato post-doc alla Paris School of Economics. iProf di Economia della felicità su Oilproject.org, collabora con diverse testate di divulgazione scientifica.

Olimpiadi: ne vale la fiaccola?

Iniziano le Olimpiadi e ritorna la domanda di rito: conviene o no ospitare i giochi olimpici? È un evento che si traduce in un effetto positivo per l’economia del paese? Per Londra 2012 due analisi d’impatto indicano una probabile crescita del Pil nel terzo trimestre dello 0,3-0,4 per cento. Gli effetti di lungo periodo sono giudicati irrilevanti. Anche perché la Gran Bretagna è oggi un paese che fa i conti con la crisi e Londra è già di per sé una meta turistica consolidata. Anzi qualcuno potrebbe decidere di non visitarla quest’anno proprio perché ci sono i giochi.

CAMPIONATI EUROPEI: IL VINCITORE È…

Dopo i buoni risultati ottenuti ai tempi del Mondiale, in vista degli Europei di calcio torniamo a proporvi le previsioni sulle squadre vincenti, basate su metodi statistici. Cambia la metodologia, stavolta ripresa da un modello originariamente utilizzato per il baseball. In generale, i pronostici dell’econometria sono in linea con quanto indicato da bookmaker ed esperti del settore. Ma la favorita Spagna dovrebbe essere eliminata in semifinale. Buone notizie, invece, per la nostra nazionale, che approderebbe alla finale, insieme alla Germania.

GARIBALDI E I MILLE? UN INVESTIMENTO

La spedizione dei Mille è stato uno degli eventi cruciali per l’unificazione d’Italia. Ai tempi non c’era internet ma il telegrafo, Parigi era la Borsa di riferimento e i prestiti erano erogati dalle grandi famiglie dei banchieri e non dall’Fmi. Eppure mercati finanziari e debito pubblico ebbero un ruolo nello sgretolamento del regno borbonico e nel successo dei garibaldini. E, col senno di poi, è un po’ come se Garibaldi avesse detto “obbedisco!” non solo al re Vittorio Emanuele, ma anche ai Rothschild.

IL PIL NEL PALLONE

Esiste una correlazione tra la differenza reti nelle partite ufficiali della nazionale di calcio di un paese e il tasso di crescita del Pil? Sembrerebbe di sì. Paesi che crescono ad alti tassi attirano infatti investimenti sia interni che dall’estero. Possono così migliorare le infrastrutture necessarie per sviluppare un movimento calcistico sempre più rilevante. Certo, conta molto anche la tradizione. Per fortuna, perché altrimenti un’eventuale partita Italia-Cina potrebbe riservarci brutte sorprese, considerati i diversi ritmi di crescita tra i due paesi.

UNA NEUROECONOMIA PER IL FUTURO

Oggi la neuroeconomia cerca di investigare direttamente quali siano i meccanismi neuronali che entrano in gioco quando l’essere umano prende decisioni di carattere economico. E mostra che ogni nostra decisione coinvolge il lato emozionale: non è possibile distinguere tra azioni in cui soltanto la deliberazione consapevole razionale ha un ruolo e altre in cui entrano in gioco le emozioni, esiste invece una profonda commistione tra le due dimensioni. Quali sono le conseguenze per la teoria economica classica. E un approccio nuovo per il futuro.

Favole e tragedie nel Golfo del Messico

Milioni di barili di petrolio si sono rovesciati nel Golfo del Messico per la rottura della piattaforma Bp. Ma come si calcolano i danni di un simile disastro? Le incertezze e i fattori che potrebbero entrare in gioco sono moltissimi. Tanto che un investitore dopo aver considerato ex-ante la probabilità di un evento catastrofico e constatata l’impossibilità di produrre una stima credibile del danno associato, potrebbe decidere di investire poco in sicurezza degli impianti per privilegiare altri obiettivi. Alterando così la struttura stessa di probabilità della catastrofe.

 

Un modello da campioni del mondo

Chi vince il Mondiale di calcio del 2010? È una domanda alla quale tutti vogliono dare una risposta.  Alcuni prospettano la vittoria dell’’una o dell’’altra squadra in base a coincidenze astrali degli anni di svolgimento della competizione; altri propongono studi particolari più o meno approfonditi su variabili di ogni genere. Noi partiamo da una serie di dati statistici e tentiamo di stimare, attraverso un modello econometrico e un’’analisi fattoriale, la probabilità di vittoria delle diverse nazionali.

TROPPA NEBBIA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Un libro con un capitolo negazionista sul riscaldamento globale scatena negli Stati Uniti un acceso dibattito. E pone qualche interrogativo, in una battaglia che contrappone voce autorevole a voce autorevole, sul ruolo delle strategie di comunicazione. Quanto agli scienziati, al di là del potere di amplificazione dei media, sembra quanto mai attuale il richiamo all’onestà intellettuale e al rigore.

QUANDO L’AMBIENTE GIOCA IN CASA

L’approccio di Italia e Francia alle politiche ambientali non potrebbe essere più diverso. Almeno per quanta riguarda l’edilizia: Oltralpe diventa uno tra i possibili strumenti in grado di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di crescita eco-compatibile in un’ottica di sostenibilità di lungo periodo. Da noi, invece, il Piano casa è pensato come una misura di sostegno immediato alla crescita del Pil, mentre le questioni di efficienza energetica e ambientale vengono derubricate a corollario. Le tragedie come l’Abruzzo e Messina dovrebbero far riflettere.

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