Alcuni giorni fa abbiamo lanciato un appello ai partiti affinché sottoscrivano un impegno comune di lotta incondizionata alle mafie e illustrino le azioni che concretamente intraprenderebbero qualora al governo. La motivazione per l’appello è che assistiamo a un moto spontaneo di ribellione della società civile al ricatto e all’oppressione della malavita organizzata, di cui le scelte di Ivan Lo Bello, capo della Confindustria siciliana, sono l’emblema. Ma senza un supporto incondizionato dello Stato, che incoraggi e dia supporto a queste azioni, vi è il rischio che i moti spontanei vengano riassorbiti dalla paura. Ieri abbiamo ricevuto le dichiarazioni dell’onorevole Veltroni e dell’onorevole Boselli, in cui, accogliendo il nostro appello, illustrano le azioni che i loro partiti intraprenderebbe se dovessero governare. In particolare, le parole dell’onorevole Veltroni, al di là delle singole misure, non lasciano spazio a dubbi: "la ‘ndrangheta, la mafia e la camorra decidano quello che vogliono, ma decidano solo una cosa: di non votare per il Partito democratico, perchè devono sapere che il Pd se governerà l’Italia cercherà di distruggere quei poteri che impediscono al Sud di esprimere tutta la sua forze e la sua energia." Non abbiamo ancora ricevuto risposta dall’altro dei due principali candidati premier, l’onorevole Silvio Berlusconi, accreditato dai sondaggi come vincitore più probabile delle elezioni. Nella lotta alla mafia è cruciale che non vi siano dubbi e asimmetrie nella determinazione dei partiti di voler distruggere questa organizzazione. Il silenzio in questo caso rischierebbe di dare adito al dubbio che una parte politica sia meno risoluta. Chiediamo all’onorevole Berlusconi di dichiarare con la stessa chiarezza dell’onorevole Veltroni che la sua parte politica ripudia i voti della mafia e di qualunque altra organizzazione malavitosa.