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Autore: Michele Polo Pagina 1 di 13

polo Ha svolto i suoi studi presso l'Università Bocconi e la London School of Economics. E' professore Ordinario di Economia Politica presso l'Università Bocconi. Ha trascorso periodi di ricerca a Lovanio, Barcellona, Londra e Tolosa. I suoi interessi di ricerca riguardano l'economia e la politica industriale, l'antitrust e la regolamentazione. Redattore de lavoce.info.

Energia: lezioni da un anno difficile

Nell’ultimo anno il tema della sicurezza e dei costi dell’energia è diventato una preoccupazione costante per molte famiglie e imprese. La crisi ci offre tre lezioni. E la consapevolezza che la transizione energetica è su un percorso tortuoso.

Price cap: e alla fine la montagna europea partorì

È difficile valutare se l’accordo sul tetto al prezzo del gas sarà efficace. Lo schema si applica solo a una parte delle transazioni sui mercati spot, escludendo i contratti bilaterali. Basta dunque uno spostamento degli scambi per vanificare gli sforzi.

Il rompicapo del price cap sul gas*

Mettere un tetto al prezzo del gas sarebbe certamente auspicabile, anche per rendere efficaci le sanzioni verso Mosca. Ma come attuare il provvedimento? Vi sono diversi modi e diversi problemi. Una buona soluzione dipende dalla compattezza dell’Europa.

Ddl Concorrenza: qualcosa di più degli stabilimenti balneari

Il Ddl Concorrenza, su cui non c’è ancora un accordo definitivo, contiene molte misure in un variegato spettro di settori. Appartengono tutti al comparto dei servizi e spesso il ruolo di intermediazione dell’operatore pubblico è forte.

Sul gas l’Europa ha un problema

L’opposizione della Ue alle politiche espansionistiche di Putin ha un punto di debolezza: la dipendenza dalla Russia per le forniture di gas. Liberarsene non sarà semplice, almeno in tempi brevi. A renderlo chiaro è il funzionamento dei mercati.

Novità ai Bagni Margherita

Con la riforma delle concessioni balneari, il governo cerca di riordinare un settore economicamente rilevante, ma ben poco trasparente. L’obiettivo è arginare le situazioni di rendita, riconoscendo però gli investimenti fatti dagli attuali concessionari.

E alla fine arrivò il papa straniero

Con l’operazione Kkr, Tim potrebbe archiviare la prospettiva di una rete unica e ottenere nuove risorse per la convergenza tra telecomunicazioni e contenuti e per un ruolo da protagonista nel 5G. Ma quali sono invece gli interessi dell’Italia?

Cara energia

I rincari del gas, legati a dinamiche planetarie, non sono riconducibili di per sé al percorso di transizione energetica. E se si decide di non trasferirli in bolletta, vanno evitate misure di corto respiro e contraddizioni con gli obiettivi di fondo.

Internet, la quarta utility

Le nostre vite in digitale hanno bisogno di infrastrutture efficienti. E di governance adeguate. Lavoro, investimenti, entertainment, fabbrica e ospedali smart, gli oggetti connessi fanno di Internet la quarta utility dopo acqua, elettricità e gas.

Rete unica Tlc: 50 sfumature di integrazione verticale

L’accordo tra Tim e Cdp può finalmente sbloccare la situazione delle reti di telecomunicazione. E la creazione di un’unica rete fissa ultrabroadband sembra una scelta razionale. Restano però da definire molti aspetti. A partire dal ruolo dello stato.

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