Domenica senz’auto a Milano, lettura dei giornali in un quieto silenzio. Dove scopri le grande manovre dentro la maggioranza e la comparsa di nuove specie non ancora classificate. Da una costola dei “responsabili” pare stia nascendo un gruppo di “incuriositi”, pronto a sondare le prospettive di un ritorno alle antiche magioni, disponibile al confronto con i “malpancisti”, la cui origine cattolica sta alla fine provocando delle coliche politiche, e attenti al riposizionamento degli “ex-colonnelli” il cui nome un po marziale dovrebbe rimandare alla originaria matrice di Alleanza Nazionale. Più defilati, pare attendano gli “insoddisfatti” compagine sottotraccia e di incerta numerosità. Bene, uno pensa, forse la preoccupazione per le sorti del paese sta smuovendo le acque. Salvo comprendere rapidamente che in ballo per questi parlamentari di incerta rielezione c’è solo l’incubo delle elezioni anticipate. Volti pagina e finalmente si parla di economia, cerchi lumi sulla gestazione del decreto sviluppo ma trovi solamente discussioni sul condono, se debba essere edilizio, fiscale, tombale o di altra, ancora intentata specie. E per chi nutra qualche dubbio chiude la questione il Vicepresidente della Camera dei deputati: “il condono è eticamente giusto”. Parole dell’Onorevole Corsaro. Nomen omen.