Ormai le donne lavorano più a lungo degli uomini. Ma continuano ad avere pensioni più basse, perché scontano retribuzioni inferiori, carriere più discontinue e percorsi professionali limitati. Il fenomeno è particolarmente evidente in alcune regioni.
Autore: Natalia Orrù
Laureata in Scienze Statistiche ed Attuariali all’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e iscritta all’albo degli attuari. Esercita la sua professione all’interno del Coordinamento Generale Statistico Attuariale dell’INPS in cui ricopre il ruolo di Coordinatrice del settore “Sistema Informativo statistico - Pensioni e Casellario centrale dei Pensionati”. Si occupa principalmente di produzione e diffusione delle statistiche ufficiali su pensioni e pensionati Inps e del sistema previdenziale italiano complessivo, di analisi settoriali e di genere e di valutazioni statistico-attuariali e proiezioni sugli effetti di provvedimenti legislativi di natura parlamentare o governativa.