In vigore da febbraio 2005, il regolamento di attuazione del Testo unico sull’immigrazione ha inciso profondamente sulle procedure per il rilascio di visti d’ingresso, permesso e carta di soggiorno, esercizio del diritto all’unità familiare, lavoro. Suscitando alcune perplessità . Gli ulteriori adempimenti non hanno giustificazione per il ricongiungimento familiare, riconosciuto dalla Consulta come un diritto fondamentale. Né consentono un collegamento più funzionale tra domanda e offerta di lavoro. Mentre lo Sportello unico parte in tono minore rispetto alle attese.
Autore: Paola Scevi
Il lavoratore straniero regolarmente soggiornante viene discriminato rispetto a quello italiano sia perché si rende più onerosa la sua assunzione, sia perché il rinnovo del permesso di soggiorno è costellato di passaggi bizantini. Il mercato del lavoro richiede politiche migratorie strutturate in modo da poter reagire rapidamente ed efficacemente. Se ai lavoratori migranti si toglie la possibilità di rispondere a queste esigenze, inevitabilmente si infittiranno le fila degli irregolari.