La possibilità di mantenere un’attività lavorativa al di fuori del Parlamento ha due conseguenze. Da un lato, facilita l’ingresso alla Camera o al Senato di cittadini particolarmente affermati nel mercato privato che altrimenti non si sarebbero candidati. Un fatto auspicabile laddove la capacità dimostrata sul mercato sia in qualche maniera correlata con la capacità di risolvere i problemi del paese. Dall’altro, riduce il loro impegno nell’attività parlamentare, almeno in quella più strettamente legislativa.