Secondo le stime, in Italia circa un lavoratore su tre è membro di un sindacato. In calo rispetto al passato, il dato è tra i più alti in Europa. Ma uno studio suggerisce che gli iscritti potrebbero essere meno, pur considerando le organizzazioni di base.
Autore: Paolo Santini
Ricercatore associato (postdoc) presso il dipartimento di Strategia e Innovazione della Copenhagen Business School. Ha ottenuto un dottorato di ricerca in economia presso la Paris School of Economics con una tesi sul funzionamento dei sindacati in Europa e negli Stati Uniti.
Non è necessario fissare per legge un salario minimo. Lo si può determinare in modo complementare alla negoziazione settoriale. Si potrebbe così dar voce a lavoratori e istanze che oggi non hanno rappresentanza, senza togliere ruolo ai sindacati.