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Autore: Pier Luigi Parcu

LA CONCORRENZA, ANNO DOPO ANNO

La Camera ha approvato un disegno di legge per introdurre anche in Italia una Legge annuale per la concorrenza e la tutela dei consumatori. Ha la finalità di esaminare con cadenza annuale le segnalazioni di normative che ostacolano la concorrenza inviate al Parlamento dall’Antitrust e da altre autorità di regolazione. Nel passaggio al Senato si possono migliorare alcuni punti del testo. Come la diversità tra pareri dell’Antitrust, il coordinamento con gli ordinamenti locali e una migliore definizione di competenze e compiti in questa materia.

La grande gara del permesso di soggiorno

Potremmo definirla la “Grande gara di resistenza alle file per immigrati extracomunitari”. E’ invece la procedura che regola i flussi annuali di ingresso in Italia per motivi di lavoro di cittadini stranieri. La prima manche è la corsa per accaparrarsi i kit di domanda, seguita poi da quella per consegnare i documenti. Perché il rilascio del permesso seguirà l’ordine di arrivo delle richieste, fino a esaurimento. Il tutto “cronometrato” dagli uffici postali italiani. Una procedura incivile e insensata. Meglio sarebbe fare come gli americani, ricorrere a una lotteria.

Appuntamento con la concorrenza

Molti suggerimenti dell’Antitrust restano lettera morta, anche quando è evidente che le norme segnalate creano inefficienze nel funzionamento del sistema economico nazionale e nuocciono alla sua competitività internazionale. Per ovviare a questa situazione, il calendario parlamentare dovrebbe prevedere una “Legge per la concorrenza” annuale o biennale. Le singole lobby faticherebbero maggiormente a sommare le loro resistenze al cambiamento, mentre le forze in campo a sostegno della legge sarebbero ampie. Anche per la natura ovviamente bipartisan dell’intervento.

Le domande dell’Africa

Il mancato sviluppo dei paesi africani e’ forse il principale fallimento dell’intera comunità internazionale. Lo ha ricordato anche la recente manifestazione di Roma, che ha chiesto soluzioni non utopiche, ma razionali, in grado almeno di migliorare la situazione attuale del continente. Anche sotto il profilo economico appare possibile aderire a tre richieste principali, da tempo in discussione: cancellazione del debito, sospensione dei brevetti sui medicinali, divieto di vendita delle armi.

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