La Corte costituzionale ha ribadito il ruolo fondamentale delle cooperative anche nell’attuale sistema socio-economico. Per svolgerlo devono però aprirsi a riferimenti culturali nuovi, capaci di attrarre verso questa forma di impresa i più giovani.
Autore: Pier Luigi Morara
Pier Luigi Morara svolge la sua attività di avvocato fornendo consulenza ed assistenza alle imprese in materia societaria e di operazioni straordinarie e ha ricoperto e ricopre cariche di amministratore in numerose società, anche quotate.
È professore a contratto di diritto commerciale all’Università di Bologna.
Nella sua attività professionale e di ricerca ha maturato una competenza specifica nell’ambito cooperativo, essendo autore di numerose pubblicazioni in questa materia.
Una nuova legge stabilisce i limiti alla responsabilità patrimoniale per danni dei membri del collegio sindacale delle società. Ma per trovare un equilibrio tra le diverse componenti della governance societaria, servirebbe una riforma più ampia e ambiziosa.
Decreto Milleproroghe e Ddl Capitali prevedono la possibilità che alle assemblee delle società per i soci partecipi solo un rappresentante designato, scelto dagli amministratori. Ma la discussione assembleare è un passaggio essenziale per le cooperative.
I workers buyout sono cooperative costituite da lavoratori di imprese in crisi che rilevano l’attività garantendone la prosecuzione e l’occupazione. Sono strumenti adatti alla situazione attuale. Qualcosa però deve cambiare nella governance cooperativa.