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Autore: Roberta Rabellotti

Roberta Rabellotti MSc alla University of Oxford e PhD all’Institute of Development Studies, University of Sussex. Professoressa ordinaria di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia. Lavora come consulente per organizzazioni internazionali come UNCTAD, OECD, IADB.

Paesi in via di sviluppo: quali politiche per le catene del valore

Le catene globali del valore possono favorire la crescita economica, soprattutto nei paesi emergenti. Il ridisegno delle politiche per le nuove realtà produttive non è però semplice e richiede un coordinamento tra stati e istituzioni sovranazionali.

La transizione ecologica passa dalle catene del valore

Le catene globali del valore sviluppate dalle imprese multinazionali possono essere un canale importante per la diffusione di tecnologie e conoscenze necessarie per la realizzazione della transizione energetica, soprattutto nei paesi meno sviluppati.

Città globali per gli investimenti delle multinazionali indiane

L’acquisizione di società localizzate in città globali permette alle multinazionali indiane di accrescere la loro capacità innovativa. Non mancano però i lati negativi. In alcuni casi la scelta più vantaggiosa potrebbe essere un’area più periferica.

C’è innovazione nell’investimento verde delle multinazionali

Non tutte le multinazionali sono di ostacolo alla transizione ecologica. Se investono nelle tecnologie verdi, la loro capacità di innovazione può dare un impulso alla riduzione delle emissioni di carbonio, con nuove soluzioni da diffondere nel mondo.

Si aprono “finestre verdi” per lo sviluppo dei paesi emergenti

La transizione ecologica può essere un’opportunità per i paesi emergenti. Come dimostra la Cina, l’adozione di politiche per la creazione di sistemi di innovazione nazionale permette di recuperare i divari. E a volte di conquistare la leadership globale.

Se la multinazionale arriva da un paese emergente

Sempre più imprese dei paesi emergenti investono in Europa. Si diffonde così il timore di un comportamento predatorio delle multinazionali, con trasferimento di conoscenze verso la case madre senza alcun beneficio per l’economia locale. Ma uno studio mostra che i vantaggi possono essere reciproci.

Strategie europee delle multinazionali di Cina e India

Nella nuova geografia dell’economia globale cambiano anche le grandi direttrici degli investimenti all’estero, storicamente dominate dai paesi avanzati. Oggi, quelli dei paesi emergenti sono il 39 per cento del totale. Dati per analizzare le strategie delle multinazionali cinesi e indiane.

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