Alcune domande e risposte sul crollo del prezzo del petrolio e sulle conseguenze che ne derivano. Dalle cause agli effetti sulle borse internazionali e in particolare sui titoli bancari, un’analisi per capire quello che è accaduto e quello che potrebbe accadere. Fragilità italiane e vie d’uscita.
Autore: Rony Hamaui Pagina 12 di 16
Rony Hamaui laureato all'Università Commerciale L. Bocconi e Master of Science alla London School of Economics. È professore a contratto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente di Intesa Sanpaolo ForValue. È consigliere del CDEC e del LSE-Alumni. E’ stato direttore Generale di Mediocredito e AD di Mediofactoring. Ha ricoperto numerosi incarichi presso il gruppo Intesa Sanpaolo; e’ stato responsabile del Servizio studi della Banca Commerciale Italiana nonché professore a contratto presso l' Università di Bergamo e l' Università Bocconi. Ha lavorato presso l'Istituto per la Ricerca Sociale. È autore di numerosi articoli scientifici e ha scritto e curato diversi libri riguardanti gli intermediari e i mercati finanziari internazionali nonché la finanza islamica.
L’Arabia Saudita si sente economicamente debole e politicamente isolata. Ma la crisi potrebbe essere foriera di un vero cambiamento. Le prime avvisaglie sarebbero nei tagli a spesa pubblica e sussidi alla benzina e in alcune parziali privatizzazioni. Buone notizie per il futuro della regione?
La crisi greca ci ricorda che banche ed economia reale sono inscindibilmente legate. E la vigilanza bancaria, per quanto attenta e prudente, può fare poco di fronte a crisi sistemiche dovute al fallimento di uno stato. Coinvolgimento dei correntisti nel salvataggio e ulteriore instabilità.
Tensioni e guerre civili scuotono il Medio Oriente. E producono migrazioni da un paese all’altro, che causano enormi sofferenze. Ma i cambiamenti nella geografia della regione potrebbero dar vita a stati più omogenei, accrescendo la fiducia fra cittadini e accelerando lo sviluppo economico.
Le recenti vicende greche e alcune decisioni della Bce hanno riacceso i dubbi sul futuro dell’euro, ma anche sull’esistenza di un’unica banca centrale in Europa. I governi europei sapranno arginare le spinte nazionalistiche e ridare vigore alla costruzione europea?
In tutti i paesi sviluppati il ruolo economico delle Pmi è indiscutibilmente importante. Ancor di più in Italia. Ma ovunque sono le imprese relativamente giovani che creano nuovi occupati e generano maggior valore aggiunto. Purtroppo, da noi la percentuale di queste aziende è più bassa che altrove.
L’Unione bancaria ha aspetti senz’altro positivi. Ma introduce anche rigidità nella valutazione dello stato di salute delle banche e nel meccanismo di risoluzione delle crisi. Il problema è il mancato riconoscimento che moneta, banche e sovranità fiscale sono dipendenti gli uni dagli altri.
A fine maggio si terranno le elezioni europee, tuttavia solo il prossimo dicembre l’Unione Europea riprenderà a lavorare a regime. Vista l’attuale impopolarità delle istituzioni europee è necessario semplificare l’ordinamento comunitario per riavvicinarlo ai cittadini europei.
La fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee continua a scendere. Ma l’Europa non può fare a meno di un ampio consenso dell’opinione pubblica. Indispensabile quindi una svolta, per rendere più democratiche le istituzioni europee.