La diffusione del coronavirus in Italia sembra ora sotto controllo. Si può allora pensare alle conseguenze indirette della pandemia su altre gravi patologie. E alle soluzioni che si sperimentano in alcune regioni, a partire dalla telemedicina.
Autore: Silvia Coretti
Silvia Coretti è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Padova e docente a contratto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma). Durante il suo percorso di studi ha collaborato con la Health Economics Research Unit della University of Aberdeen, Scozia. Ha anche lavorato con l’Ufficio Prezzi e Rimborsi dell’Agenzia Italiana del Farmaco in qualità di consulente esterno. I suoi attuali temi di ricerca, riguardano l’economia sanitaria e la valutazione ex ante ed ex post delle politiche e delle tecnologie sanitarie.
Con un decreto legge, il governo ha esautorato la regione Calabria dalla gestione della sanità per 18 mesi. Per la prima volta, il commissario può sostituire i direttori generali di aziende sanitarie e ospedaliere. Un provvedimento giustificato dalla situazione di illegalità.
Il governo prova a reintrodurre l’incompatibilità tra ruolo di presidente e di commissario alla sanità nelle regioni sottoposte a piano di rientro. Deve però trovare una formulazione nel rispetto della Costituzione. Altrimenti sarà un altro fallimento.
La legge di bilancio prevede un “condono” sulle somme che le aziende farmaceutiche dovrebbero rimborsare allo stato per lo sforamento dei tetti di spesa. Si risolve forse un pasticcio sulla spesa farmaceutica ospedaliera, ma il futuro è tutto da scrivere.