Il successo delle criptovalute ha spinto molte banche centrali a progettare l’introduzione di una propria moneta digitale. Rischi e nuove sfide vanno affrontati attraverso il coordinamento internazionale, cercando di evitare “una rincorsa al digitale”.
Autore: Think-tank Tortuga Pagina 2 di 5
Tortuga è il primo think-tank italiano di studenti, ricercatori e professionisti del mondo dell'economia e delle scienze sociali.
Al servizio di istituzioni e policy-makers per creare un’Italia migliore. Conta oltre 50 membri under-30 sparsi tra l'Italia e il resto del mondo. Autori del libro “Ci pensiamo noi" - Egea Editore. Si trova su Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin.
Nell’ambito del nuovo corso appena inaugurato, la Bce ha annunciato l’impegno a includere nelle proprie scelte strategiche considerazioni sui cambiamenti climatici. Ma come e perché una banca centrale dovrebbe occuparsi di sostenibilità ambientale?
L’economia europea è un sistema fortemente interconnesso, nel quale alcuni paesi si configurano come “esportatori” di rischi. L’Italia è uno di questi e i nostri politici dovrebbero tenerne conto quando discutono riforme come quella del Mes.
I territori più inclusivi sono anche quelli più ricchi, in Italia come in Europa. Lo conferma uno studio sui Sistemi locali del lavoro. Una ragione di più per apprezzare misure come la proposta di legge di Zan contro l’omotransfobia approvata alla Camera.
Il desiderio di accelerare sui tempi di realizzazione delle infrastrutture strategiche è certamente lodevole. Ma proprio in tempi di crisi è necessario vigilare sull’utilizzo delle risorse pubbliche, rimediando alle falle del Codice degli appalti.
Nell’emergenza sanitaria ed economica è certamente utile prendere provvedimenti che garantiscano liquidità alle imprese, per permettere loro di sopravvivere. Ma bisogna occuparsi anche del “dopo crisi”, per evitare effetti negativi sulla produttività.
L’Italia è molto indietro in materia di formazione professionale e le politiche attive rimangono improntate più alla ricerca del lavoro che alla valorizzazione del capitale umano. Tre proposte per far sì che la fase 2 sia all’insegna degli investimenti in competenze.
In Italia la spesa per l’educazione terziaria è più bassa del 30 per cento rispetto alla media Ocse. In più il criterio dei costi standard per l’assegnazione delle risorse agli atenei rischia di aumentare gli squilibri. Da qui la necessità di correttivi
Nel 2017 sono andati all’estero 117 mila italiani e solo 40 mila vi hanno fatto ritorno. È una perdita di capitale umano e sociale. Potrebbe trasformarsi in un’opportunità. A patto di sviluppare collaborazioni tra chi parte, chi rimane e chi torna.