Gli atenei del Sud patiscono un calo di iscritti legato a ragioni demografiche e una carenza di risorse dovuta alla minore capacità contributiva degli studenti. Con più fondi si potrebbero attenuare i divari con il Nord, incentivando i miglioramenti.
Autore: Vincenzo Mariani
Economista della Divisione di Analisi e Ricerca Economica Territoriale della Banca d’Italia (Sede di Bari), si occupa prevalentemente di economia del lavoro e dell’istruzione. Ha conseguito un master in economics presso la University of London e un Ph.D presso l’Università di Milano. Ha svolto attività di ricerca presso la University of Essex e la Universitat Pompeu Fabra.
I laureati italiani sono pochi. E con la crisi, la propensione a intraprendere gli studi universitari si è ridotta, soprattutto tra i giovani meridionali. Nello stesso tempo, le scelte di istruzione sono divenute sempre più mirate e selettive. Quanto pesano i vincoli finanziari delle famiglie.