Caro Tito, coll’invenzione de lavoce.info hai prodotto una delle innovazioni più straordinarie nel giornalismo economico italiano. Citarti è il meno che uno possa fare. Un abbraccio da uno che crede ancora nel Partico democratico.
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Appendice da pag. 337 a pag. 357 di Tutte le tasse di Prodi & C. Una finanziaria contro gli italiani.
a cura di Vittorio Feltri e Renato Brunetta
“In questa appendice sono riprodotti alcuni interventi, di analisi e commento sulla Finanziaria 2007, tratti dal sito www.lavoce.info. La voce.info è un sito di informazione economica, creato e gestito da autorevoli economisti italiani, diretto al lettore non specializzato, con l’obiettivo di pubblicare articoli quanto più possibile semplici e chiari su temi che possono sembrare ostici, come la politica fiscale. Il tutto in assoluta indipendenza e senza etichettature di parte.
Qui di seguito proponiamo gli interventi di approfondimento sulla manovra Finanziaria 2007 di Tito Boeri e Pietro Garibaldi; un esame a firma di Agar Brugiavini e Tito Boeri sul trasferimento del TFR dalle imprese ad un
fondo creato ad hoc presso l’Inps, con un faccia a faccia tra gli economisti de lavoce.info e il Ministro del Lavoro Cesare Damiano; infine un articolo di Francesco Daveri sugli effetti della Finanziaria in termini di crescita e
sviluppo economico.”
Gli articoli che vengono pubblicati sono:
Un rientro dal lato sbagliato (Tito Boeri e Pietro Garibaldi)
Un tavolo senza i giovani (Agar Brugiavini e Tito Boeri)
Operazione Tfr: le risposte del ministro Damiano (Agar Brugiavini e Tito Boeri)
Quant’è avara la Finanziaria con il signor V.A. (Francesco Daveri)
Cosa ha detto la stampa
23 ottobre 2006 La Repubblica, Affari&Finanza
Vi Segnaliamo – lavoce.info, lo sguardo critico sulleconomia
Nel panorama variegato delle pubblicazioni online, un sito naviga sicuro: grafica semplice, no foto, no pubblicità, no effetti speciali. Solo contenuti, tutti da leggere e da approfondire. Stessa formula sin dalla nascita, quattro anni fa, quando un gruppo di docenti universitari e di esperti economici, finanziari e giuridici, tutti con una formazione internazionale, unì le forze allindirizzo www.lavoce.info. Da allora per il sito è stata una costante crescita di contatti, i collaboratori sono interpellati da radio e tv, gli articoli vengono ripresi da importanti testate non solo italiane tanto che si sta preparando una versione inglese. Ora è stato doppiato il traguardo dei 4Omila iscritti alla newsletter. E nelle ultime settimane si sta verificando una sintomatica crescita dei contatti: da quando è stata presentata la Finanziaria. Il sito vive grazie ai contributi che i redattori devolvono, versando parte dei compensi che ricevono quando sono invitai a trasmissioni televisive. Ma ci sono soprattutto i contributi dei lettori, la cui lista è consultabile sullo stesso sito: non si accettano sostegni oltre i 5mila euro per garantire lindipendenza de lavoce.info.
Redattori e collaboratori sono volontari, formula anglosassone che fa leva sullingrediente fondamentale: la fiducia dei lettori. «Siamo un watchdog del mondo economico, abbiamo le competenze per capire cosa sta dietro ai numeri e alle misure politiche», dice Tito Boeri, fra i membri stabili del sito, economista della Bocconi e direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti. «La redazione è fatta da economisti che hanno incarichi di responsabilità e che hanno le carte per valutare la politica economica italiana. Cè poi un denominatore comune, la passione civile, che mette le competenze al servizio delle analisi e delloperato dei governi: è la chiave del nostro successo, i lettori vengono da noi per trovare uninformazione obbiettiva e qualificata».
21 ottobre 2006 Corriere della sera
LEX MINISTRO AL «CORRIERE», Tremonti: la manovra? Esagerata. Basterebbero misure per 15 miliardi
Lei definì gli economisti di lavoce.info una setta di Scientology. Conferma quel giudizio ora che criticano anche il nuovo governo? (Nicola, Milano)
«Loro sono professori di economia, io di diritto. Alla base di quel giudizio cera che, secondo me, sono poco attenti a certi fatti sostanziali e materiali che sono la fattibilità politica delle cose. Con noi sono stati particolarmente critici, adesso mi sembrano giustamente critici».
“Grazie a lei e ai suoi compagni di ventura per la passione e la lucidità con cui date voce a quella parte d’Italia che vuole crescere, nell’economia e nelle idee.”
Andrea Puricelli
CREDIT SUISSE
Volevo brevemente, come si confà a chi lavora a Metro, salutare la redazione che celebra in questi giorni il quarto compleanno. E dirvi anche che il successo della vostra iniziativa non è dovuta esclusivamente alloriginalità del vostro forum permanente sui temi delleconomia e dello sviluppo; alla scelta del web e delle sue grandi potenzialità in anni, era il 2002, in cui Internet viveva la sua crisi più profonda; o alle posizioni riformiste e moderne dei vostri editorialisti, che in questi anni sono stati un riferimento costante per la politica e per linformazione in questo Paese spesso al di là di quegli steccati ideologici e opportunismi di giornata così condizionanti per la nostra agenda politica. No, la voce.info ha funzionato anche perché è stata capace di parlare a tutti, di utilizzare un linguaggio accessibile e non tecnicistico utile alla comprensione dei fatti anche per coloro che non hanno in tasca un master in Economia politica o che non sono interessati a “leggere tra le righe”, ma semplicemente a leggere e capire. Metro ha ripreso e pubblicato le vostre analisi riscuotendo tra i suoi lettori (che sono in gran parte “non lettori” abituali di giornali) consenso e aprezzamento. Le parole sono importanti, per dirla col regista, specie se lobiettivo è farsi comprendere dai più. Bravi, continuate così.
Giampaolo Roidi
Direttore responsabile di Metro
Il gruppo riformista degli economisti italiani ha ben presto suffragato la tesi del declino italiano. Lasciando solo chi chiedeva di liberalizzare il liberalizzabile, comprimere dolorosamente la spesa pubblica corrente, e contemporaneamente governare in deficit nella scommessa che i mercati, se non Bruxelles, avrebbero capito e ratificato la scelta di tirare la crescita con un radicale abbattimento della pressione fiscale compensato e sostenuto da un audace e inedito riformismo strutturale. Così scrive il direttore del Foglio per il nostro quarto compleanno.
Cosa ha detto la stampa
13 Dicembre 2005 Repubblica
Lavoce.info: 30 mila iscritti
ROMA Il sito lavoce.info ha superato in questi giorni i 30 mila iscritti alla sua newsletter e ha raggiunto, nei mesi di ottobre e novembre, il traguardo di un mlione di pagine scaricate mensilmente. Ideato da Tito Boeri, il sito si è accreditato come coscienza critica del governo Berlusconi, ma partendo da posizioni liberiste. Da oggi inoltre è in chiaro www.teulos-eu.com, il gemello francese de lavoce.info.
10 giugno 2006 Riformista
..la squadra della voce.info, una delle più riuscite fucine di egemonia cultural-politica sul versante del mantello liberale generosamente offerto alle spalle della vecchia sinistra statalista e tastatrice.
28 febbraio 2006 Il Sole24ore
La setta de lavoce.info; Il ministro e la Scientology degli economisti
Ma chi sono gli economisti di Scientology, ai quali il ministro dellEconomia Giulio Tremonti da qualche tempo rivolge i suoi strali ironici? Chi si può individuare nella parte di Ron Hubbard, e chi in quella delladepto “glamourous, qualcuno che sia, per così dire, lequivalente di Tom Cruise o di John Travolta? Un indizio sicuro lo ha fornito lo stesso Treinonti. Il quale ha evocato per la prima volta Scientology nel corso della conferenza sta che è seguita alla riunione del Comitato interininisteriale per il credito e il risparmio. E lo ha fatto in risposta a chi gli chiedeva cosa pensasse del parere di alcuni economisti e giuristi, come il collaboratore della Voce Francesco Vello, che quel giorno stesso si era espresso a favore del pensionamento in via definitiva del medesimo Cicr, se non altro per evitare rischi di interferenzee politiche sullattività di vigilanza creditizia o sui compiti delle authority che controllano il mercato. La “setta” alla quali il ministro si riferiva potrebbe esssere quindi quella degli intellettuali che scrivono sul giornale telematico www.lavoce.info il cui animatore principale è Tito Boeri. Certo, nel gruppo lequivalente di Cruise o Travolta non si trova. Al massimo, tra i suoi collaboratori si può rintracciare qualche anziano premio Nobel come Robert Solow, o qualche esperto internazionale di finanza pubblica non pregiudizialmente tenero con i conti dello Stato italiano, come Vito Tanzi o come Daniel Gros. Quanto al “guru” di questa setta, non ci sono dubbi: si tratta delleconomista Francesco Giavazzi, al quale la saggezza di Colbert non va giù. Né in francese, né in italiano.
15 giugno 2006 Il Foglio
La strana lobby degli economisti, sinistri per tic e liberisti per forza
Milano. Il suo debutto il partito degli economisti lha fatto a giugno 2005, quando il Sole24Ore ha pubblicato un appello sul rigore fiscale firmato da 140, poi 178, infine 193 adepti della “scienza triste”. Casus belli, gli sforzi di Silvio Berlusconi per ottenere flessibilità sui conti pubblici italiani. Tra le prime adesioni compaiono alcuni nomi che poi giocheranno un ruolo importante nella strategia unionista di attacco al potere. Come Tito Boeri e Riccardo Faini.
Boeri, che insegna Economia del lavoro allUniversità Bocconi, ha ottenuto il Ph.D. alla New York University è stato Senior economist allOcse e consulente del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e della Commissione europea, e oggi dirige la Fondazione Rodolfo Debenedetti. Fondatore e redattore de lavoce.info il sito dalla grafica dimessa, che funziona come un club di giocatori di polo e che ha coagulato la miglior intellighenzia Cav-scettica disponibile in campagna elettorale è stato uno dei volti che con più convinzione hanno sostenuto Romano Prodi. Faini, che il Ph.D. lha preso al Mit ed è transitato per le stesse organizzazioni internazionali di Boeri, è approdato a Tor Vergata dopo unesperienza al la Banca dItalia e poi al ministero dellEconomia come dirigente generale, regnante Vincenzo Visco. A differenza di Boeri, che per ora è rimasto a bocca asciutta, Faini ha incassato già due incarichi di prestigio: presidente della commissione per la verifica dei conti pubblici e successivamente coordinatore del gruppo di lavoro ministeriale sul Dpef. Entrambi gli incarichi gli sono stati affidati da Tommaso Padoa-Schioppa, a cui è legato dai tempi della Banca dItalia, che ne ha fatto una sorta di direttore generale ombra del ministero dellEconomia (vacilla la poltrona di Vittorio Grilli). Quanto a Prodi che una parte della redazione de lavoce.info aveva incontrato prima delle elezioni, nessuno si aspettava da lui una convocazione diretta: si sa che il premier preferisce circondarsi di vecchi amici, come dimostra lelevazione di Fabio Gobbo a sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Qualcuno dice che Boeri, come la maggior parte dei suoi colleghi vocianti, non aspirava alla prima linea. “Nessuno di noi ha mai fatto un investimento reale sulla politica confida uno dei redattori Preferiamo tenere le mani libere”. Ma certo un pensierino agli affari di potere era stato fatto. Gli uomini della Voce sono maestri di triangolazione con il sistema dei media, dal Corriere della Sera (dove domina però un vociante anomalo come Francesco Giavazzi), il Sole 24 Ore, la Repubblica e la Stampa.
Tra i principali sostenitori del partito degli economisti, cè il tesserato numero uno del Partito democratico, Carlo De Benedetti che coi suoi media e attraverso la fondazione diretta da Boeri aiuta finanziariamente la pattuglia. Un altro supporter è Innocenzo Cippolletta, presidente del Sole24Ore e dellUniversità di Trento, città dove si è svolto il Festival delleconomia targato lavoce.info. E forse in virtù di questi due fatti la disattenzione di Prodi e il collateralismo con CDB che, dopo aver offerto al centrosinistra copertura intellettuale, lavoce.info ha iniziato a punzecchiare la nuova maggioranza: prima con Carlo Scarpa sullincapacità dellesecutivo di organizzare una catena gerarchica efficace nelle decisioni economiche, poi con Bruno Dente sul tradimento della legge Bassanini, infine con Boeri e Pietro Garibaldi (trait-dunion tra Boeri e Giavazzi e uomo secondo alcuni di sospette simpatie destrorse) proprio sui risultati della commissione Faini, ritenuti imprecisi e ambigui: non si mischiano le valutazioni tecniche e le considerazioni politiche.
Molti hanno visto nel club lavoce.info un concentrato di potere accademico: cè forse un grumo di dinamiche baronali, ma non è tutto. Il nocciolo è che, in questa creazione sinistroide per tic e liberista per forza, cè laspirazione degli economisti a farsi caimani, a uscire dalle aule e diventare editorialisti: meglio essere letti da centomila lettori ordinari per un giorno, che essere studiati per ventanni da un pugno di scienziati tristi.
Cari amici, è con vero piacere che mi associo ai tanti che in occasione del quarto compleanno de lavoce.info, vi rivolgono oggi parole di augurio. Le vostre analisi, le vostre critiche, le vostre riflessioni sono state in questi anni uno stimolo intelligente e sempre puntuale allanalisi e, in più di unoccasione, allazione. Sono certo che anche nei recenti provvedimenti di riforma decisi dal Consiglio dei Ministri di qualche giorno fa avrete trovato qualche traccia del vostro intelligente lavoro. Con amicizia Romano Prodi, Roma 3 luglio 2006
Il fondatore del nostro sito gemello francese spiega come la nostra esperienza sia stata fondamentale per la nascita di Telos. Siamo stati il modello per creare anche in Francia una struttura collettiva che si esprime su Internet, con costi di funzionamento relativamente bassi. Come lavoce.info, Telos pubblica sul web interventi autorevoli, ma concisi e accessibili anche dai non addetti ai lavori. E inizia ad avere una notevole influenza sull’opinione pubblica e sui media d’Oltralpe.
In tre anni lavoce.info si è fatta sentire. Siete benzina del motore dello spirito civico e della cultura democratica del paese. Grazie e buon lavoro.