Capo dell’unità Italia, Spagna, Irlanda 1 Luglio 2003 In un anno lavoce.info ha saputo imporsi come “required reading” per gli osservatori dell’economia e della cosa pubblica italiane, in Italia e fuori d’Italia. Non tutti i giorni mi riesce di scorrere la stampa italiana, ma non manco mai di gettare un occhio all’ aggiornamento degli interventi su lavoce.info.
Direzione generale affari economici e finanziari, Commissione europea,Bruxelles
Categoria: Dicono di noi
European Commission – DG Economic and Financial Affairs, Public Finances
8 luglio 2003
Non posso che unirmi ai complimenti. Trovo lavoce.info un modo per tenermi
rapidamente informato, anche e sopratutto sui temi che non seguo
quotidianamente per lavoro. Quando apro il sito, so che trovero’ buona
informazione, competenza e soprattutto liberta’ di opinione.
Amministratore Delegato della Laterza Editori 2 Luglio 2003 Mi sono iscritto alla mailing-list di lavoce.info abbastanza presto e ho trovato subito l’iniziativa utile e necessaria. Utile per la velocità di elaborazione, l’equilibrio e l’indipendenza di giudizio dei commenti e interventi sui principali temi del dibattito politico ed economico. Necessaria perché tutela uno spazio di discussione in cui il pluralismo delle opinioni e degli orientamenti è messo a valore. Cosa non funziona? Mi sembrano pochi e sporadici i «commenti sulla notizia»: gli utenti della mailing list non manifestano l’esigenza di uno spazio di confronto. Poco funzionali, infine, gli invii che raccolgono interventi su due o più temi: non consentono di indicare come sarebbe auspicabile un unico «oggetto» in intestazione e rendono frammentaria la lettura e, soprattutto, l’archiviazione personale dei materiali.
Direttore del Centre for European Policy Studies
10 luglio 2003
“lavoce.info” è una delle poche fonti attendibili di seria analisi dei problemi di politica economica. Se esistesse anche una “voxFrankfurtensis” in tedesco la Germania non sarebbe diventata il malato d’Europa.
Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali
10 luglio 2003
Forse si devono ringraziare le nuove tecnologie o lo sviluppo della scienza economica in un paese ad essa spesso ostico, ma è chiaro che “la voce” colma un vuoto ed è qualcosa di cui oggi non si vorrebbe dover fare a meno. I commenti possono essere a volte discutibili (del resto fra economisti notoriamente non ci si trova mai d’accordo), a volte troppo tecnici o, all’opposto, troppo semplicistici: si tratta però d’una tribuna aperta e che, soprattutto, ha il merito di aver sollecitato tante intelligenze ad esprimersi e fornire ad un vasto pubblico un punto di vista informato. Il mio suggerimento è di continuare, continuando a “beccare” il policy maker – è normale che siano i governi a dover subire le maggiori critiche – ma rinunciando ad assumere un proprio ruolo e profilo politico: il partito dei giovani economisti (liberal?) non serve a nessuno.
Molti i messaggi pervenuti per il nostro compleanno. E altri sono in arrivo. Li metteremo tutti, assieme alle recensioni del sito apparse in questi mesi, in una nuova rubrica: “Dicono di noi”.