dico sempre che nel muro contro muro di questo maggioritario senza garanzie, occorrerebbe creare delle intercapedini, punti di ventilazione per vivere, diciamo. Ecco, se non vi offendete, voi avete creato,siete,unintercapedine….Auguri! 26 giugno 2005
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Lavoce.info ha avuto il grande merito di aver innovato i tradizionali canali dell’informazione economica e di aver messo in luce numerosi e brillanti economisti. E’ diventato così uno strumento di lavoro indispensabile.
Ci sono pochi, pochissimi luoghi in Italia dove trovare informazioni economiche serie, approfondite, originali, indipendenti. Lavoce.info è uno di questi luoghi. 27 giugno 2005
Auspico che si consolidi nel tempo il successo che Lavoce.info ha saputo conquistare nel corso dei suoi primi tre anni di vita. Il sito è oggi una bussola che consente ad un numero crescente di cittadini di orientarsi nel dibattito sulla politica economica e sociale, che in Italia è spesso agitato e confuso. Di questo osservatorio ho sempre apprezzato il rigore dell’analisi, la competenza specialistica dei collaboratori, la pacatezza dei giudizi e il costante rifiuto della demagogia. Sono certo che l’autorevolezza dei promotori garantirà a questo strumento di informazione e divulgazione di conservare l’indipendenza e l’autonomia, mantenendo alta la qualità della critica. 29 giugno 2005
Siete bravi e cattivi. Nella speranza che sappiate mantenervi altrettanto bravi e, se possibili, altrettanto cattivi con governi diversi dallattuale. Naturalmente tra ventanni. 30 giugno 2005
Cè un vizio di fondo, nella cultura politica ed economica italiana: un deficit profondo di riformismo. Un vizio vecchio e radicato. Che produce riforme parziali, incompiute, rinviate. E che non consente di cambiare le priorità della politica nazionale, di considerare il futuro delle nuove generazioni (riscrivendo ecco una priorità finora tradita un patto generazionale che liberi energie e ricostruisca il tessuto della fiducia e delle aspettative positive di lungo periodo), di reagire in base alle condizioni dei mercati internazionali e di scommettere dunque realmente sullo sviluppo. Questo deficit di riformismo alimenta talvolta un solido pessimismo. Una sfiducia nelle possibilità di guida e di definizione di un senso della complessità italiana. Una tentazione di dar ragione a chi più volte nella nostra storia ha sentenziato sullinutilità, più che nellimpossibilità, di governare gli italiani.
A guardare meglio, però, si rintracciano testimonianze esemplari di tentativi di dare corpo a una autentica cultura riformista che, attenta ai problemi e agli interessi, fuori dagli schieramenti precostituiti e alle appartenenze partigiane, individui problemi e proponga soluzioni. Tentativi nobili, nella storia della Repubblica (lesperienza del settimanale “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio, dal 49 al 66, tanto per fare lesempio migliore). E presenti nellesperienza della cultura cattolica, di quella liberale, di quella socialista e, pur se in minoranza, nello stesso mondo del Pci (le voci rappresentate dagli ambienti vicini a Giorgio Amendola) e nelle file sindacali (Vittorio Foa, per fare un solo nome).
Oggi, di riformismo pragmatico, attento ai valori di sintesi tra competizione e solidarietà, cè un effettivo bisogno. E ci sono voci che ne esprimono le valenze , di ricerca e di proposte. Trasversalmente, rispetto al centro sinistra e al centro destra della politica italiana. Con occhio attento allEuropa. E alle più stimolanti iniziative politiche e culturali a livello internazionale. Lesperienza de “lavoce.info” appartiene in pieno a questa cultura del riformismo. E le attività degli studiosi che vi fanno capo testimoniano di un impegno di studio che è patrimonio prezioso a disposizione della politica e della cultura italiana. Un patrimonio innovativo. Autonomo. Autorevole. In grado di sollecitare riflessioni approfondite sullo sviluppo italiano in chiave europea, sulla base di una analisi attenta dei dati e dei problemi. “la voce.info”, insomma, come “fabbrica delle idee” per una evoluzione moderna della politica in generale e della politica economica e sociale italiana in particolare, in grado di coniugare le culture del mercato e della competizione con le logiche delle regole e delle istituzioni democratiche.
Mercato, legalità, sviluppo, solidarietà. Senza moralismi. Ma con un profondo senso etico della concorrenza, della selezione di merito, della valorizzazione del capitale umano e sociale. Unesperienza, insomma, da approfondire. E da sostenere, con spirito critico. E lungimirante animo appunto riformatore. Senza rifiutarsi alle polemiche. E senza rinunciare a guardare, studiare, criticare, proporre. Anche se in minoranza, perfino in sostanziale solitudine. Il riformista, si sa, è solitario. E pessimista, appunto. Un pessimista, però, creativo. E non rassegnato. 30 giugno 2005
Lavoce.info è una voce stimolante e provocatoria anche per Confindustria e per il suo Presidente. Buon compleanno! 1 luglio 2005
Partecipo molto volentieri al “compleanno” di lavoce.info,di cui sono assiduo lettore.
I motivi? Beh, sono tanti. Da ogni newsletter c’è sempre qualcosa da imparare.
Poi sono convinto che oggi in Italia tra destra e sinistra non ci siano grandi differenze: la differenza vera è tra statalisti e liberisti. Sono sicuro che, fatte le dovute proporzioni, su lavoce.info ci siano certamente meno statalisti che qui in Parlamento.
Non ho critiche particolari. Anzi, la verità è che posso solo dire “grazie” a lavoce.info per le analisi, le informazioni e gli stimoli sempre utili e costruttivi. 1 luglio 2005
In questo anno di attività abbiamo ricevuto auguri, apprezzamenti e critiche dai nostri lettori e dalla stampa su carta e online. Offriamo qui una raccolta di quelli più significativi.
Che il calcio sia metafora di vita Ho ancora negli occhi la finale Poi di colpo le cose son cambiate E gli avversari, già dati per spacciati Alla fine, la crudele lotteria Prima di cena, purtroppo è unaltra storia Ed il vantaggio delle ultime elezioni Vorrei ricordare a lor signori
È una tesi che fin da Gianni Brera
Per quanto si presenti un poco ardita
Al fondo si rivela spesso vera
A fine primo tempo un gran vantaggio
Un dominio assoluto e generale
La sensazione che sia solo il primo assaggio
Allinizio sembrava un incidente
Le grandi stelle confuse e frastornate
Che allimprovviso non riuscivano a far niente
Han ritrovato forza ed ardimento
Mentre i nostri parevano squagliati
Inesistenti, portati via dal vento
Che ha una logica nel suo duro sorteggio
Non premia chi ha mostrato più maestria
ma più coraggio, pur giocando peggio
La baruffa nellUlivo è cominciata
Cè chi sostiene di mangiar pane e cicoria
e chi risponde in una trama già annunciata
Festeggiato con gioia e con speranza
Con lUlivo che conquista le regioni
Sembra di colpo aver perso ogni sostanza
Che la smettano di darsi calci e spinte
Perché si possono perdere ai rigori
Le partite che si pensano già vinte