Lavoce.info

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Un’iniziativa utile e necessaria

Amministratore Delegato della Laterza Editori

2 Luglio 2003

Mi sono iscritto alla mailing-list di lavoce.info abbastanza presto e ho trovato subito l’iniziativa utile e necessaria. Utile per la velocità di elaborazione, l’equilibrio e l’indipendenza di giudizio dei commenti e interventi sui principali temi del dibattito politico ed economico. Necessaria perché tutela uno spazio di discussione in cui il pluralismo delle opinioni e degli orientamenti è messo a valore. Cosa non funziona? Mi sembrano pochi e sporadici i «commenti sulla notizia»: gli utenti della mailing list  non manifestano l’esigenza di uno spazio di confronto. Poco funzionali, infine, gli invii che raccolgono interventi su due o più temi: non consentono di indicare come sarebbe auspicabile un  unico «oggetto» in intestazione e rendono frammentaria la lettura e, soprattutto, l’archiviazione personale dei materiali.

Se non ci fosse bisognerebbe inventarla

Chief Statistician dell’OCSE

4 luglio 2003

“Quante volte abbiamo detto, riferendoci ad una cosa veramente utile e di elevata qualita’, “se non ci fosse bisognerebbe inventarla”? Questo e’ uno di quei casi e dobbiamo essere grati a coloro che, un anno fa, decisero di inventare lavoce.info. Grazie a loro, oggi ci troviamo insieme a festeggiare il successo di una iniziativa che ha contribuito in modo fondamentale a migliorare l’informazione economica disponibile in Italia e a promuovere una riflessione seria e continua su temi fondamentali per il presente ed il futuro del nostro Paese e dell’Europa.

Per chi, come me, lavora all’estero il sito e’ uno strumento fondamentale per restare al corrente del dibattito in corso tra gli economisti italiani. D’altra parte, vista una certa tendenza dei media italiani alla spettacolarizzazione dei fatti e a tagliare lo spazio dedicato all’approfondimento, il sito rappresenta uno dei pochi strumenti per capire meglio cosa c’e’ “dietro” a certe notizie.

In conclusione, ancora complimenti ai promotori ed agli autori dei testi. Il solo suggerimento che mi sento di avanzare per migliorare il sito e’ quello di cercare di coinvolgere maggiormente colleghi stranieri su temi di carattere internazionale, per ampliare il dibattito con punti di vista differenti da quelli italiani.”

Aiutateci ancora a meditare

Capo Ufficio Studi CISL nazionale, Presidente della Commissione internazionale del CNEL

4 luglio 2003

Per lavoro, e per passione, ogni giorno mi sorbisco la lettura di almeno una quindicina di siti “fissi”: dal NYT al FT a Le Monde ecc., ecc. Lavoce.info non esce ogni giorno ma ogni volta che esce la apro e, di norma, non solo leggo tutti gli articoli ma me ne stampo almeno i 2/3. Perché – e non è un complimento, è una constatazione – con qualche inevitabile eccezione: mica siete dei mostri – di regola quel che scrivete è nuovo ed è interessante. E’ cosa rara. Spesso si trovano cose nuove che, però, di rado sono interessanti. Di rado si leggono cose interessanti che siano anche nuove. Da voi la norma è rovesciata,. E non è poco davvero. Di tanto in tanto – e anche qui, per fortuna – mi fate incavolare. In genere per l’ossessione – anche vostra, ditevi la verità – sulle pensioni. Posso suggerirvi di commentare e non ignorare quel che scrive a p.40 e 43 il Programma di stabilità dell’Italia, Aggiornamento al Novembre 2002, inviato dal Tesoro all’

Se anche in Germania…

Direttore del Centre for European Policy Studies

10 luglio 2003

“lavoce.info” è una delle poche fonti attendibili di seria analisi dei problemi di politica economica. Se esistesse anche una “voxFrankfurtensis” in tedesco la Germania non sarebbe diventata il malato d’Europa.

Vendita SME: il prezzo era giusto?

Riproponiamo ai nostri lettori lo studio ripreso dall’Economist del 31 luglio. Trae spunto dal fatto che oggi si confronta spesso l’offerta di De Benedetti a Prodi per l’acquisto della Sme nel 1985 e il ricavato dalla vendita tra 1993 e 1996, raffrontando cifre molto lontane nel tempo e tra loro non comparabili, a meno di non attualizzarle in modo adeguato

Un lettore affezionato

Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali

10 luglio 2003

Forse si devono ringraziare le nuove tecnologie o lo sviluppo della scienza economica in un paese ad essa spesso ostico, ma è chiaro che “la voce” colma un vuoto ed è qualcosa di cui oggi non si vorrebbe dover fare a meno. I commenti possono essere a volte discutibili (del resto fra economisti notoriamente non ci si trova mai d’accordo), a volte troppo tecnici o, all’opposto, troppo semplicistici: si tratta però d’una tribuna aperta e che, soprattutto, ha il merito di aver sollecitato tante intelligenze ad esprimersi e fornire ad un vasto pubblico un punto di vista informato. Il mio suggerimento è di continuare, continuando a “beccare” il policy maker – è normale che siano i governi a dover subire le maggiori critiche – ma rinunciando ad assumere un proprio ruolo e profilo politico: il partito dei giovani economisti (liberal?) non serve a nessuno.

Immigrati e accesso al welfare state

Il Trattato che viene firmato oggi a Roma sancisce il diritto di chiunque risieda e si sposti legalmente all’interno dei confini dell’Unione di ricevere protezione sociale. Su questo tema riproponiamo una discussione tra Tito Boeri (a favore di questo principio) e Hans-Werner Sinn (contrario).

Rebus

 

Dicono di noi

Molti i messaggi pervenuti per il nostro compleanno. E altri sono in arrivo. Li metteremo tutti, assieme alle recensioni del sito apparse in questi mesi, in una nuova rubrica: “Dicono di noi”.

Strasburgo

Presidente, le rivolgo una preghiera
L’accolga senza acredine, la ascolti fino in fondo
Le posso assicurare che è limpida e sincera
La tenga in mente mentre gira il mondo

Ieri è iniziato tra fiori e abiti scuri
Il suo momento della verità
Mi son trovato a rivolgerle gli auguri
Dita incrociate per quello che farà

Discorso meditato, pensavo speranzoso,
e forse l’ha rivisto perfino il nostro Ciampi
vedrai che riuscirà a sedurre il più scontroso
tornando fiero di consensi tanto ampi

E’ strano per chi proprio non la inquadra
Fare il tifo quasi fosse una finale
Smettendo la casacca della propria squadra
Per infilarsi quella della Nazionale.

Purtroppo l’incanto è durato poche ore
Lasciato il testo e proseguendo a braccio
In un crescendo di boria e di furore
Fondendo assieme Lucifero e un pagliaccio

Lei ritenuto gran comunicatore
Sintesi estrema e semplificazione
Pochi secondi invece di due ore
Anche ‘sta volta ha riscosso l’attenzione.


Riuscendo a dire in quel modo infausto
Che ignora storia e ragioni dell’Unione
Che non comprende cos’è stato l’Olocausto
Che non gradisce nessuna opposizione.


Le chiedo, almeno quando gioca in Nazionale
Di rispettare arbitri e avversari
Di far vedere gioco duro ma leale
E di accettare la sconfitta o il pari.


Anni di sforzi, nei prossimi sei mesi
Potrebbero rivelarsi come vani
Non vorrei che i Tedeschi ed i Francesi
Concludessero: sempre loro, i soliti Italiani.

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