Segretario generale della CISL 4 luglio 2003 Conosciamo e abbiamo apprezzato più volte, vivamente, il lavoro informativo e formativo de lavoce.info, uno strumento utile e stimolante per tutto il mondo il lavoro. Naturalmente, per un sindacalista, è doveroso ammettere che a volte siamo stati d’accordo con le frequenti analisi economiche della rivista, mentre in altre occasioni lo siamo stati meno. Ma questo è il bello della democrazia, perchè è proprio da questo libero ed autonomo intreccio di posizioni, pareri, analisi, che scaturisce il dialogo tra i vari soggetti sociali e si concretizzano le necessarie riforme sociali ed economiche . Per queste ragioni, auguro Buon Compleanno al Vostro sito, nella certezza che il Vostro lavoro sia ancora più proficuo ed utile ,di quanto già lo sia, per tutto il mondo dell’informazione.
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Capo dell’unità Italia, Spagna, Irlanda 1 Luglio 2003 In un anno lavoce.info ha saputo imporsi come “required reading” per gli osservatori dell’economia e della cosa pubblica italiane, in Italia e fuori d’Italia. Non tutti i giorni mi riesce di scorrere la stampa italiana, ma non manco mai di gettare un occhio all’ aggiornamento degli interventi su lavoce.info.
Direzione generale affari economici e finanziari, Commissione europea,Bruxelles
European Commission – DG Economic and Financial Affairs, Public Finances
8 luglio 2003
Non posso che unirmi ai complimenti. Trovo lavoce.info un modo per tenermi
rapidamente informato, anche e sopratutto sui temi che non seguo
quotidianamente per lavoro. Quando apro il sito, so che trovero’ buona
informazione, competenza e soprattutto liberta’ di opinione.
Direttore del Centre for European Policy Studies
10 luglio 2003
“lavoce.info” è una delle poche fonti attendibili di seria analisi dei problemi di politica economica. Se esistesse anche una “voxFrankfurtensis” in tedesco la Germania non sarebbe diventata il malato d’Europa.
Riproponiamo ai nostri lettori lo studio ripreso dall’Economist del 31 luglio. Trae spunto dal fatto che oggi si confronta spesso l’offerta di De Benedetti a Prodi per l’acquisto della Sme nel 1985 e il ricavato dalla vendita tra 1993 e 1996, raffrontando cifre molto lontane nel tempo e tra loro non comparabili, a meno di non attualizzarle in modo adeguato
Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali
10 luglio 2003
Forse si devono ringraziare le nuove tecnologie o lo sviluppo della scienza economica in un paese ad essa spesso ostico, ma è chiaro che “la voce” colma un vuoto ed è qualcosa di cui oggi non si vorrebbe dover fare a meno. I commenti possono essere a volte discutibili (del resto fra economisti notoriamente non ci si trova mai d’accordo), a volte troppo tecnici o, all’opposto, troppo semplicistici: si tratta però d’una tribuna aperta e che, soprattutto, ha il merito di aver sollecitato tante intelligenze ad esprimersi e fornire ad un vasto pubblico un punto di vista informato. Il mio suggerimento è di continuare, continuando a “beccare” il policy maker – è normale che siano i governi a dover subire le maggiori critiche – ma rinunciando ad assumere un proprio ruolo e profilo politico: il partito dei giovani economisti (liberal?) non serve a nessuno.
Il Trattato che viene firmato oggi a Roma sancisce il diritto di chiunque risieda e si sposti legalmente all’interno dei confini dell’Unione di ricevere protezione sociale. Su questo tema riproponiamo una discussione tra Tito Boeri (a favore di questo principio) e Hans-Werner Sinn (contrario).
Presidente, le rivolgo una preghiera
L’accolga senza acredine, la ascolti fino in fondo
Le posso assicurare che è limpida e sincera
La tenga in mente mentre gira il mondo
Ieri è iniziato tra fiori e abiti scuri
Il suo momento della veritÃ
Mi son trovato a rivolgerle gli auguri
Dita incrociate per quello che farÃ
Discorso meditato, pensavo speranzoso,
e forse l’ha rivisto perfino il nostro Ciampi
vedrai che riuscirà a sedurre il più scontroso
tornando fiero di consensi tanto ampi
E’ strano per chi proprio non la inquadra
Fare il tifo quasi fosse una finale
Smettendo la casacca della propria squadra
Per infilarsi quella della Nazionale.
Purtroppo l’incanto è durato poche ore
Lasciato il testo e proseguendo a braccio
In un crescendo di boria e di furore
Fondendo assieme Lucifero e un pagliaccio
Lei ritenuto gran comunicatore
Sintesi estrema e semplificazione
Pochi secondi invece di due ore
Anche ‘sta volta ha riscosso l’attenzione.
Riuscendo a dire in quel modo infausto
Che ignora storia e ragioni dell’Unione
Che non comprende cos’è stato l’Olocausto
Che non gradisce nessuna opposizione.
Le chiedo, almeno quando gioca in Nazionale
Di rispettare arbitri e avversari
Di far vedere gioco duro ma leale
E di accettare la sconfitta o il pari.
Anni di sforzi, nei prossimi sei mesi
Potrebbero rivelarsi come vani
Non vorrei che i Tedeschi ed i Francesi
Concludessero: sempre loro, i soliti Italiani.
Â
Molti i messaggi pervenuti per il nostro compleanno. E altri sono in arrivo. Li metteremo tutti, assieme alle recensioni del sito apparse in questi mesi, in una nuova rubrica: “Dicono di noi”.