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Mantenete alta “lavoce”

29 giugno 2003, Il Sole 24 ore

“(…) A metà strada fra l’agorà e la conferenza, lavoce si è ritagliata uno spazio originale in quella “democrazia diretta” che cerca di ovviare alle lentezze e alle pesantezze della democrazia rappresentativa. Cosa augurare a lavoce in questo primo anniversario? Una sola cosa: di mantenerla sempre alta…”

Chiarezza e competenza

Centro Studi Confindustria, direttore per i problemi strutturali e la finanza pubblica

4 luglio 2003

“Il grande merito de lavoce.info è di aver saputo unire la comunicazione e la chiarezza di tipo giornalistico con la competenza specialistica, chiamando di volta in volta a scrivere, su un arco molto ampio di temi economici, persone che conoscono bene quel dato argomento o che su quell’argomento stanno conducendo una ricerca originale. Anche se a volte capita di non essere d’accordo con alcune delle opinioni espresse, si può essere certi che quella tesi si regge su informazioni e argomentazioni di prima mano.”

Se anche in Germania…

Direttore del Centre for European Policy Studies

10 luglio 2003

“lavoce.info” è una delle poche fonti attendibili di seria analisi dei problemi di politica economica. Se esistesse anche una “voxFrankfurtensis” in tedesco la Germania non sarebbe diventata il malato d’Europa.

Vendita SME: il prezzo era giusto?

Riproponiamo ai nostri lettori lo studio ripreso dall’Economist del 31 luglio. Trae spunto dal fatto che oggi si confronta spesso l’offerta di De Benedetti a Prodi per l’acquisto della Sme nel 1985 e il ricavato dalla vendita tra 1993 e 1996, raffrontando cifre molto lontane nel tempo e tra loro non comparabili, a meno di non attualizzarle in modo adeguato

Un lettore affezionato

Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali

10 luglio 2003

Forse si devono ringraziare le nuove tecnologie o lo sviluppo della scienza economica in un paese ad essa spesso ostico, ma è chiaro che “la voce” colma un vuoto ed è qualcosa di cui oggi non si vorrebbe dover fare a meno. I commenti possono essere a volte discutibili (del resto fra economisti notoriamente non ci si trova mai d’accordo), a volte troppo tecnici o, all’opposto, troppo semplicistici: si tratta però d’una tribuna aperta e che, soprattutto, ha il merito di aver sollecitato tante intelligenze ad esprimersi e fornire ad un vasto pubblico un punto di vista informato. Il mio suggerimento è di continuare, continuando a “beccare” il policy maker – è normale che siano i governi a dover subire le maggiori critiche – ma rinunciando ad assumere un proprio ruolo e profilo politico: il partito dei giovani economisti (liberal?) non serve a nessuno.

Immigrati e accesso al welfare state

Il Trattato che viene firmato oggi a Roma sancisce il diritto di chiunque risieda e si sposti legalmente all’interno dei confini dell’Unione di ricevere protezione sociale. Su questo tema riproponiamo una discussione tra Tito Boeri (a favore di questo principio) e Hans-Werner Sinn (contrario).

Dicono di noi

Molti i messaggi pervenuti per il nostro compleanno. E altri sono in arrivo. Li metteremo tutti, assieme alle recensioni del sito apparse in questi mesi, in una nuova rubrica: “Dicono di noi”.

Strasburgo

Presidente, le rivolgo una preghiera
L’accolga senza acredine, la ascolti fino in fondo
Le posso assicurare che è limpida e sincera
La tenga in mente mentre gira il mondo

Ieri è iniziato tra fiori e abiti scuri
Il suo momento della verità
Mi son trovato a rivolgerle gli auguri
Dita incrociate per quello che farà

Discorso meditato, pensavo speranzoso,
e forse l’ha rivisto perfino il nostro Ciampi
vedrai che riuscirà a sedurre il più scontroso
tornando fiero di consensi tanto ampi

E’ strano per chi proprio non la inquadra
Fare il tifo quasi fosse una finale
Smettendo la casacca della propria squadra
Per infilarsi quella della Nazionale.

Purtroppo l’incanto è durato poche ore
Lasciato il testo e proseguendo a braccio
In un crescendo di boria e di furore
Fondendo assieme Lucifero e un pagliaccio

Lei ritenuto gran comunicatore
Sintesi estrema e semplificazione
Pochi secondi invece di due ore
Anche ‘sta volta ha riscosso l’attenzione.


Riuscendo a dire in quel modo infausto
Che ignora storia e ragioni dell’Unione
Che non comprende cos’è stato l’Olocausto
Che non gradisce nessuna opposizione.


Le chiedo, almeno quando gioca in Nazionale
Di rispettare arbitri e avversari
Di far vedere gioco duro ma leale
E di accettare la sconfitta o il pari.


Anni di sforzi, nei prossimi sei mesi
Potrebbero rivelarsi come vani
Non vorrei che i Tedeschi ed i Francesi
Concludessero: sempre loro, i soliti Italiani.

Rebus

 

Bulimia

Ma che ingordigia, Signor Cavaliere,
l’ho ancor negli occhi, con tutta la corte
non truppe azzurre bensì rossonere
lo sguardo fisso: “O Manchester o morte!”

Ci aveva descritto la sua visione,
di esser costretto a continue vittorie
il cupo destino, la maledizione,
la sua bulimia a cercar nuove glorie.

Pensai, starà calmo le prossime sere,
la Coppa è ormai vinta, si è tolto un bel cruccio;
macchè, Lei già allunga la mano al Corriere
s’è tolto alla fine dai piedi il Ferruccio

Certo, era tempo che lei lo marcava,
tipo tranquillo, ma tipo molesto
le suscitava una voglia di clava
quel direttore del Manifesto

Nelle colonne di via Solferino
qualche sorpresa era sempre in agguato
certo, non massi, al più un sassolino
piccola taglia ma assai acuminato.

Contro la guerra o su certi processi,
o a richiamar gli azionisti distratti
quando è servito dir no a certi eccessi
il buon Ferruccio non è sceso a patti.

Che può la coerenza unita al potere!
Lei, così attento a certi contagi
tutti gli sforzi di farlo tacere
per poi ritrovarsi al Corriere quel Biagi!

Così un altro pezzo di Italia civile
arretra e si assesta su ambigue frontiere
E’ troppo urlare che brucia il fienile?
Dopo la Rai è toccato al Corriere.

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