L’assegnazione delle frequenze continua a essere un tema caldo della politica italiana. Esiste già una soluzione europea, recepita da una proposta di emendamenti al Codice delle trasmissioni elettroniche. Prevede che i diritti d’uso delle frequenze siano cedibili, purché non siano stati originariamente ottenuti a titolo gratuito. E allora al posto del beauty contest bisogna procedere a un’asta che garantisca, nel breve periodo, capacità trasmissiva televisiva per editori nuovi entranti. E consenta, nel tempo, l’uso di diverse tecnologie per servizi innovativi.