Marchionne lancia la Fiat in una nuova avventura, la globalizzazione della struttura manageriale, che precede la prossima fusione con la Chrysler. L’esperienza dell’industria automobilistica suggerisce di dedicare molta attenzione all’integrazione tra diverse culture aziendali, per costruire sinergie a partire dalla diversità senza imporre la visione del più forte. Cosa che non riuscì all’Olivetti 50 anni fa quando ottenne il controllo della Underwood, all’epoca la maggiore acquisizione di una società americana da parte di una multinazionale straniera.