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Categoria: Conti Pubblici Pagina 30 di 102

I risparmi dal referendum: chiarimenti e confronti

Le risposte ad alcuni commenti dei lettori sui risparmi dalla riforma costituzionale e i motivi per le differenze dalle altre stime circolanti. Conclusione: i risparmi sono inferiori a quanto avevo precedentemente calcolato: un massimo di 130 milioni contro 161. 

Anche se vince il “no”

Gli scenari apocalittici descritti anche dalla stampa internazionale in caso di vittoria del “no” sono realistici? Eventuali oscillazioni dei mercati finanziari non possono cancellare il fatto che negli ultimi anni le condizioni di sostenibilità del debito pubblico italiano sono finora migliorate.

Quanto si risparmia davvero con la riforma costituzionale?*

Con la riforma costituzionale i costi della politica si abbasseranno di poco o in misura più consistente? Se si tengono in considerazione tutti i fattori in gioco, le stime si avvicinano ai numeri del governo. Perché è necessaria e quanto incide la decostituzionalizzazione delle province.

Politica fiscale: interrogativi sul “nuovo consenso”

In un’epoca di persistente stagnazione economica si dovrebbe usare la spesa pubblica, finanziata col debito, per espandere la crescita. Sembra essere il “nuovo consenso”. Ma c’è chi sostiene che il debito debba sì crescere, ma per la riduzione delle tasse. I molti presupposti da dimostrare.

Referendum: quanto scendono davvero i costi della politica?

Uno degli argomenti nel dibattito sul referendum è il risparmio di costi della politica che ne conseguirebbe. Stimiamo un risparmio massimo per il contribuente di 140 milioni due anni dopo l’entrata in vigore della riforma e di 160 milioni a regime. Una stima, ovviamente, con margini di incertezza.

Politiche di coesione: la grande debolezza italiana

Nell’ultimo periodo di programmazione dei fondi europei l’Italia ha mostrato le consuete difficoltà di gestione. Alla fine, ci sono stati anche risultati positivi, ma inferiori a quelli raggiunti negli altri paesi. Il nostro paese si deve dare più efficienti regole di programmazione e valutazione.

Le novità per chi va in pensione e chi già c’è

Sulle pensioni la legge di bilancio 2017 conferma quanto era già stato anticipato. Le coperture derivano sostanzialmente da misure una tantum. Suscitando dubbi sulla sostenibilità futura dei provvedimenti. Il poco tempo per l’approvazione non permetterà miglioramenti attraverso gli emendamenti.

Mancano i soldi per abbattere le barriere architettoniche

Il fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche non sarà rifinanziato neanche nel 2017. I comuni chiedono almeno di essere liberati da obblighi burocratici che non porteranno ad alcun rimborso. Una scelta politica precisa più che un’imposizione dettata dalle ristrettezze di bilancio.

I conti pubblici dopo la legge di bilancio 2017

Nella Relazione alla legge di bilancio 2017 si può leggere cosa accadrà ai conti pubblici con la manovra 2017-19. Nel triennio, spesa pubblica ed entrate aumentano rispettivamente di 19 e 55 miliardi. Ma cresce anche il deficit pubblico. Da dove nascono le preoccupazioni di Bruxelles e dei mercati.

Sotto le cartelle rottamate, un nuovo condono fiscale

La definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo non sembra essere altro che un condono fiscale. Elimina infatti sanzioni e interessi di mora per tributi non pagati. In più crea disuguaglianze tra contribuenti e non risponde agli obiettivi del governo. Un provvedimento per fare cassa.

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