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Categoria: Conti Pubblici Pagina 33 di 102

Quelle regole basate sullo zero virgola *

In quasi tutti i paesi, le stime preliminari del Pil tendono a sopravvalutarne la dinamica durante le recessioni e a sottovalutarla nelle fasi di ripresa. Le regole fiscali europee applicate a indicatori distorti possono provocare danni permanenti. Attenzione all’andamento dei fattori di crescita.

Spese dei comuni: quanto vale il pareggio di bilancio

La fine del patto di stabilità per i comuni permette di superare il blocco dei pagamenti delle spese in conto capitale e di utilizzare risorse che altrimenti sarebbero state risparmiate. La maggiore capacità di spesa sarà effettivamente destinata agli investimenti? Una stima delle cifre in ballo.

Quello che è mancato nei primi #ventiquattro mesi di Renzi

A due anni dall’insediamento, Renzi traccia un bilancio del suo governo. E rivendica i successi raggiunti. Ma niente si dice sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio che continuano ad arrancare. Le riforme e gli interventi concreti per tornare a una vera crescita.

Una crisi che si allunga sul futuro *

In Italia le conseguenze della crisi in termini di perdita di prodotto e di occupazione sono state molto pesanti. E senza ulteriori interventi, rischia di lasciare un segno per lungo tempo perché la crescita prevista non basterà a recuperare quanto finora perso. Un esercizio su due scenari.

2016, anno zero del patto di stabilità interno

La revisione del patto di stabilità interno è utile, ma non risolutiva. Perché per i comuni resta comunque il vincolo sulla competenza per le spese finali. E perché i municipi hanno perso l’autonomia impositiva. Bisognerà trovare altri modi per finanziare gli investimenti, almeno quelli meritevoli.

Comuni più liberi di spendere

La legge di stabilità prevede un allentamento dei vincoli sui bilanci dei comuni. Significativi il superamento del patto di stabilità interno e il rinvio delle norme sul pareggio di bilancio. Ulteriori risorse per l’edilizia scolastica. Ma l’intervento è transitorio e sul futuro resta l’incertezza.

Il capitale? In Italia rende poco

Il sistema produttivo italiano non è stato in grado di contrapporre una sufficiente capacità innovativa alla crescente competizione internazionale. Interventi fiscali o moderazione salariale possono favorire il recupero della redditività. Ma se non cresce la produttività, l’economia resterà al palo.

Tutte le implicazioni di una deludente crescita 2015

Con la diffusione delle stime Istat definitive sul terzo trimestre, emerge che il Pil 2015 crescerà meno dello 0,9, più probabilmente dello 0,7 per cento. La minor crescita porta con sé un leggero aumento del deficit e soprattutto il segnale che i conti pubblici dell’Italia dipendono da circostanze esterne.

Non per cassa, ma per equità: primo passo contro la povertà

La proposta Inps per pensioni universali di vecchiaia ha il pregio di superare una serie di problemi di attuazione storicamente molto difficili da risolvere in Italia. Resta una soluzione parziale, ma è il primo passo per la riforma delle politiche di contrasto alla povertà nel nostro paese.

Via la Tasi prima casa, come si finanziano i comuni?

I comuni non si sono opposti all’eliminazione della Tasi perché era percepita in modo molto negativo dai cittadini. Il meccanismo di compensazione per il mancato gettito si fonda però sulle scelte del passato e toglie spazi di manovra agli enti. In attesa di stime condivise dei fabbisogni standard.

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