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Categoria: Conti Pubblici Pagina 36 di 102

Briciole (di Irpef) ai partiti

Nel 2014 solo 16.500 contribuenti hanno deciso di destinare il 2 per mille della loro Irpef a un partito politico, per un totale di circa 325mila euro. Il dato non sorprende più di tanto. La donazione individuale è bassa e i partiti non godono di molta popolarità. Spazio ai grandi finanziatori.

Gli effetti controversi degli 80 euro

Da mesi si discute se il bonus si sia tradotto in un aumento dei consumi. Secondo Bankitalia l’effetto c’è stato. Secondo altri studi l’effetto è stato limitato. La difficoltà di capire chi ne ha beneficiato e la sottostima delle spese famigliari possono spiegare questa differenza.

La spesa pubblica? Ecco dove si è già tagliato

Non è vero che non si è fatto nulla sulla spesa pubblica. Pesanti sono stati gli interventi sugli investimenti, l’impiego pubblico e gli acquisti di beni e servizi. Ma la dinamica della spesa pensionistica continua a essere eccessiva. Anche prima della sentenza della Consulta.

Cosa cambia con il debutto dei tagli non lineari*

La Legge di stabilità 2015 prevede che le riduzioni di spesa a carico degli enti locali non siano “lineari”, ma siano basate su capacità fiscale e costi standard dei servizi. Si garantisce così equità ed efficienza e si tiene conto delle nuove funzioni di città metropolitane e province montane.

Sembra facile tagliare la spesa pubblica

Accantonati negli ultimi tempi, tornano di attualità i tagli alla spesa pubblica. Vanno infatti recuperati soldi per disinnescare le clausole di salvaguardia e per rispettare la decisione della Corte costituzionale sull’adeguamento delle pensioni. I paradossi dei costi standard.

Expo 2015: ora tutto sia fatto per bene

Alcune critiche a Expo erano legittime, soprattutto per quanto riguarda l’irrealistica analisi costi-benefici. Ora che è iniziato però, la principale preoccupazione deve essere impegnarsi per arrivare in fondo nel migliore dei modi. Il corteo del 1 maggio e il vizio culturale di dire sempre no.

Per un pugno di opere

La svolta decisa dal governo per le infrastrutture medie e piccole dovrebbe essere adottata anche per quelle grandi, abbandonando così l’idea che le opere “strategiche” generino una forte domanda. Altrimenti, dovremo rassegnarci ai cantieri “stop and go”. E al moltiplicarsi dei costi.

Aree sottoutilizzate: siamo ancora all’anno zero

La relazione allegata al Def sugli interventi nelle aree sottoutilizzate non contiene nessuna novità. Conferma i ritardi di spesa. E alle nuove strutture previste mancano proprio le funzioni tecniche ed economiche che le renderebbero efficaci. Poca attenzione alle novità in arrivo dall’Europa.

Cronache digitali: partita a scacchi per la fibra

Dopo la pubblicazione del piano del governo per lo sviluppo della banda ultralarga si sono succedute mosse degli operatori privati e pubblici, in un panorama difficile da decifrare. Il rischio è di impegnare risorse pubbliche e operatori privati in un’opzione troppo costosa. Il ruolo di Telecom

Quanto crescerà davvero l’economia nel 2015?

Le stime di crescita sono spesso sbagliate, ma non sempre la colpa è dovuta ad analisi insufficienti. In fase espansiva i governi tendono a essere mantenersi prudenti nelle previsioni. Lo ammette un ministro: il  +0,7 indicato nel Def può essere superato.

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