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Categoria: Banche e finanza Pagina 32 di 114

Come si tutelano i risparmiatori

Rivedere il meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie appena introdotto richiederà tempo. Intanto, però, si può agire su quattro elementi per minimizzarne le conseguenze negative. Dalla gestione della transizione all’occasione per trovare il coraggio di rivedere una governance inadeguata.

Crisi bancarie: la soluzione che non funziona

Le nuove regole europee proteggono il contribuente dal costo del fallimento di una banca. Il rischio ora ricade sul risparmiatore. Tutto ciò per far sì che le banche siano più prudenti e per mettere al riparo i bilanci pubblici. Ma il meccanismo si basa su un presupposto sbagliato e andrà rivisto.

Il dovere dell’informazione sui titoli delle banche

La vicenda che ruota attorno al decreto “salva-banche” fa emergere le responsabilità di chi non ha informato la clientela sui rischi a cui andava incontro: non solo le banche, ma anche le autorità di vigilanza. Se non si cambia rotta, in futuro i guai saranno maggiori. Contribuenti e risparmiatori.

Salvataggi bancari all’italiana

Sulla soluzione adottata per salvare le ormai famose quattro banche italiane pesa un dubbio. L’onere del salvataggio è stato equamente ripartito tra detentori di obbligazioni subordinate, investitori al dettaglio e banche che hanno finanziato il fondo di risoluzione? Le domande senza risposta.

Come far crescere il mercato dei crediti deteriorati

L’elevato stock di crediti deteriorati accumulato dalla banche italiane è un’incognita che pesa sulla ripresa. Il governo ha varato provvedimenti per ridurre i tempi di estinzione delle sofferenze e aumentare la quota di quelle recuperabili. Ma una soluzione più rapida passa per il mercato.

Perché in banca le sedie traballano

C’era una volta il bancario dal posto sicuro e ben pagato. Grazie al fatto che nel settore non esisteva la concorrenza e ogni banca aveva il suo compito. Da allora tutto è cambiato. E se per gli addetti la vita è più difficile, per la clientela ci sono stati benefici. Cosa ci riserva il futuro.

Perché dobbiamo preoccuparci del Target2

L’attività sul mercato interbancario dell’Eurozona è rarefatta dalla liquidità creata dal programma di acquisti. La Bce dovrebbe cambiare rotta? I tassi negativi servono a mantenere basso il valore dell’euro e alimentare la domanda estera, l’unica che tiene a galla l’Eurozona. Almeno finché dura.

Se l’ostacolo all’assicurazione europea dei depositi è il bail-in

La Commissione propone di introdurre una assicurazione europea dei depositi. È una buona iniziativa, ma rischia di scontrarsi con la rigidità tedesca nella applicazione del bail-in. Compiti simili per il fondo di assicurazione dei depositi e per quello di risoluzione delle crisi bancarie.

Bail-in all’italiana

Soluzione in vista per quattro piccole banche italiane dopo una lunga amministrazione controllata. Ma l’operazione non è esente da rischi e forse è prematuro dire che non costerà nulla al contribuente italiano. Interessi nazionali e applicazione coerente del regime europeo di risoluzione bancaria.

Quel pensiero negativo utile per risolvere le crisi bancarie

La nuova disciplina sulle crisi bancarie prevede un importante strumento, il bail-in, per evitare i salvataggi pubblici. Ma bisogna guardare soprattutto alle misure di prevenzione. Per controllati e controllori una prassi operativa, nella quale si misurano anche i rischi di variabili imprevedibili.

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