Lavoce.info

Categoria: Banche e finanza Pagina 45 di 116

La sofferenza capitale delle banche

Perché le banche tornino a sostenere l’economia reale è necessario ripulire i loro bilanci dagli attivi di peggiore qualità e contemporaneamente immettere capitale. Purché sia “capitale vero” e non creato in modo fittizio dalle regole di Basilea, con il meccanismo dell’autovalutazione del rischio.

Sofferenze, ogni paese le conta a modo suo

Crescono i crediti deteriorati delle banche, con i dati italiani peggiori di quelli medi europei. Non è solo colpa dell’andamento economico, piuttosto le sofferenze e le relative coperture sono determinate in modo diverso nei vari paesi europei. Con la vigilanza unica la disomogeneità scomparirà?

Quella ricchezza che arriva da lontano

Il problema del debito non può essere risolto prescindendo dalla ricchezza privata. L’Italia dovrebbe chiedere un contributo a favore della crescita a quelle generazioni che hanno beneficiato di una tassazione del reddito troppo bassa. E dovrebbe mobilitare la ricchezza pubblica verso il credito.

Il mito dei tassi Bce negativi

Si continua a parlare di tassi d’interesse negativi sui depositi delle banche presso la Bce. Ma sarebbe una misura inutile, se non addirittura controproducente. Non porterebbe a un aumento dei prestiti alle imprese, mentre potrebbe farne crescere il costo. Il progetto dell’unione bancaria.

Chi ha paura del concordato “in bianco”?

Da settembre 2012 la legge fallimentare italiana è stata adeguata agli standard internazionali. Complice la crisi, i numeri delle procedure aperte sono lievitati. Abi, Confindustria e alcuni giudici parlano di abusi. Ma è proprio così? I numeri raccontano un’altra storia. Un meccanismo trasparente.

Il blocco del credito e dello sviluppo*

Secondo il Fondo monetario, la principale vulnerabilità del sistema bancario italiano è oggi l’assenza di crescita economica. Per tornare allo sviluppo, sono necessari interventi che liberino i flussi di credito alle imprese. Il debito della Pa, i crediti deteriorati e l’avvitamento pro-ciclico.

Il vero vizio? Capitale

Il problema strutturale delle imprese italiane non è tanto la mancanza di credito, quanto la carenza di capitali. Il settore assicurativo ha i capitali e spesso anche le competenze necessarie per la valutazione della qualità dei crediti societari. Perché non favorire un suo maggiore intervento?

Schema all’inglese per il credito alle Pmi

Il credito alle piccole e medie imprese è la chiave di volta per la ripresa. Nel Regno Unito hanno provato a favorirlo con un programma che punta a ridurre il tasso di interesse. Ma proprio qui sta la ragione dello scarso successo che finora ha incontrato. Una lezione valida anche per l’Italia.

Il falso problema della raccolta bancaria

L’Abi sostiene che le banche italiane non possono supportare pienamente l’economia reale perché non riescono a ottenere risorse sufficienti attraverso depositi e obbligazioni. Se così fosse, basterebbe aumentare i rendimenti offerti sulla raccolta bancaria. Ma il vero problema non è il risparmio.

Una finanza per lo sviluppo

Per superare il credit crunch è fondamentale fare affluire alle imprese il risparmio raccolto da fondi pensione, assicurazioni e altri investitori istituzionali. Alcune iniziative interessanti sono già pronte a partire. Ma il documento dei dieci saggi punta ancora sulle banche e sulla Cdp.

Pagina 45 di 116

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén